In Italia sono diversi i progetti, già partiti o in via di approvazione, relativi agli stadi: da Roma a Milano passando per Bergamo e Firenze, ecco quali potranno essere i nuovi impianti.
Per il nuovo stadio della Roma ormai sono stati versati fiumi di inchiostro e di parole, mentre quello che vogliono costruire in sinergia Inter e Milan è uno degli argomenti centrali che si appresta ad affrontare la città meneghina.
Questi però non sono gli unici progetti di nuovi stadi di calcio in cantiere in Italia: anche senza il clamore dei media, sono diversi i cantieri che a breve si apriranno, o si potrebbero aprire, per cercare di realizzare anche nel nostro paese degli impianti al passo con i tempi.
I nuovi stadi di calcio in Italia
Da lustri ormai in Italia si ripete che uno dei problemi del pallone nostrano è la mancanza di stadi di proprietà. A differenza degli altri paesi europei, anche non guardando soltanto all’Inghilterra o alla Germania, il Bel Paese a riguardo è molto indietro.
Forse non tutti lo sanno ma in Italia il primo stadio di proprietà è stato il Giglio di Reggio Emilia, inaugurato nel 1995 e che però ha portato soltanto guai alla Reggiana. Ora si chiama Mapei Stadium-Città del Tricolore dopo che lo ha rilevato il Sassuolo.
Vecchio stadio Giglio, Reggiana
Poi è arrivata la Juventus con il suo Stadium, impianto preso a modello ora da tutte le altre società del nostro campionato e che sta portando grossi benefici alle casse bianconere. Il rovescio della medaglia è il caro-biglietti spesso denunciato dai tifosi sia ospiti che di fede juventina.
Alleanz Stadium, Juventus
Oltre a Juventus e Sassuolo, al momento le altre due società che hanno stadi di proprietà sono l’Udinese con la Dacia Arena, nata dalle ceneri del vecchio Friuli, e il Frosinone con il nuovo Benito Stirpe.
Benito Stirpe, Frosinone
Vuoi anche per le note vicende di cronaca, il progetto in cantiere più famoso è quello del nuovo stadio della Roma. I lavori in teoria dovrebbero partire entro la fine dell’anno, ma ancora sono molti gli interrogativi, soprattutto politici e giudiziari, che aleggiano sopra il futuro impianto.
Nuovo stadio Roma
Dopo un confronto sembrerebbero aver fatto la loro scelta Milan e Inter. Sempre in coabitazione, le due società di Milano avrebbero abbandonato l’idea del restyling di San Siro per puntare sulla costruzione di un nuovo stadio sempre nelle vicinanze della Scala del calcio.
Un po’ come fatto dall’Udinese, anche l’Atalanta è pronta a ristrutturare l’Atleti Azzurri d’Italia: dopo che il presidente Percassi ha acquistato l’impianto, i lavori saranno effettuati in tre tronconi (costo totale 35 milioni) iniziando questa estate dalla Curva Nord.
Nuovo stadio Atalanata
Progetto simile anche ad Empoli, dove è stato trovato l’accordo tra il Comune e la proprietà del club toscano per la riqualificazione del Castellani: pronto un investimento di 30 milioni con il nuovo stadio che sarà da 20.000 posti.
Nuovo stadio Empoli
Chi è ormai è a un passo dal via ai lavori è anche il Cagliari. Il nuovo impianti sorgerà al posto del vecchio Sant’Elia ormai in disuso, con una capienza di 30.000 posti per un costo complessivo di 60 milioni.
Nuovo stadio Cagliari
C’è poi la questione che riguarda la Fiorentina. Da tempo è stato presentato il progetto di un nuovo stadio nell’area Mercafir, ma prima bisogna spostare l’attuale mercato trovandogli una sistemazione. Il sindaco Nardella parla del 2023 come ipotetica data per la fine dei lavori, ma a riguardo c’è molto scetticismo.
Nuovo stadio Fiorentina
Infine tra i vari progetti in fase di discussione ci sono quelli relativi al Bologna, dove si andrebbe a rivoluzionare il Dall’Ara, e al Venezia con la proprietà americana dei lagunari decisa a costruire un nuovo impianto nelle vicinanze dell’aeroporto di Tessera.
Nuovo stadio del Bologna, foto sito ufficiale
Il problema di fondo della situazione italiana è però che manca una legge in materia degli stadi, annunciata da anni ma poi mai realizzata. Anche i progetti presentati dalle società però spesso si sono rivelati troppo speculativi, andando a sbattere subito contro il muro della burocrazia nostra.
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