Il rischio di una nuova escalation nel conflitto tra Ucraina e Russia è vicino a causa di alcuni misteriosi raid e blitz: ecco cosa succede.
Gli 007 americani sono al lavoro per capire se dietro a i misteriosi raid e blitz avvenuti sul territorio russo (ma anche per accertare le responsabilità del sabotaggio che ha danneggiato i gasdotti Nord Steam) c’è davvero c’è la longa manus di un commando filoucraino.
Se così fosse la situazione rischierebbe però di essere più pericolosa di quanto non si possa pensare, visto che la presenza di una simile variabile impazzita potrebbe scatenare da un momento all’altro un’escalation militare inattesa. Anche perché, come hanno ipotizzato alcuni analisti, non è da escludere che il gruppo possa essere formato da membri, tanto russi quanto ucraini, tenuti insieme da due collanti incendiari: l’aperta ostilità contro Vladimir Putin e possibili ideologie neonaziste.
Gli Stati Uniti, pur supportando Kiev nel conflitto, sanno che ci sono alcune linee rosse che non devono essere superate. In ogni caso, la lista di blitz misteriosi, o comunque azioni al momento inspiegabili, è piuttosto lunga. Citiamo l’esplosione di un camion bomba che ha distrutto una parte del ponte di Kerch, l’attentato che è costato la vita a Daria Dugina, figlia di Dugin, svariati raid indirizzati contro infrastrutture strategiche e militari situate nelle periferie occidentali della Russia e, in ultima battuta, una serie di azioni perpetuate attraverso l’utilizzo di droni, (uno dei quali si è addirittura schiantato a meno di un’ora di distanza da Mosca).
L’imperativo di Washington è quello di non superare alcuna linea rossa. Ed episodi del genere vanno esattamente nella direzione contraria.
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