L’Iskander-M è un missile balistico a corto raggio (o SRBM) che può montare diversi tipi di testate, tra cui anche antiradar.
L’Iskander-M è un missile balistico a corto raggio (SRBM) che la Russia ha impiegato nel conflitto in Ucraina.
Si tratta di un sistema mobile, moderno essendo entrato in servizio nel 2006, con un raggio d’azione compreso tra i 400 e i 500 chilometri e capace di montare diversi tipi di testate tra cui anche quelle nucleari, ma nella guerra in corso è stato caricato anche con particolari “inganni”, definiti decoy in gergo tecnico, che, rilasciati in aria, sono serviti ad accecare i radar della difesa di Kiev e a sviare i suoi sistemi antiaerei.
Si tratta di “dardi” lunghi circa 30 centimetri, di colore bianco con una coda arancione, che, come ha affermato l’intelligence Usa, avrebbero la capacità di ingannare/disturbare i radar nemici dopo essere stati rilasciati dal missile quando rileva di essere stato preso di mira dai sistemi di difesa aerea.
Ogni brigata di Iskander-M, in origine, aveva tipicamente 12 veicoli TEL (Transporter Erector Launcher) ciascuno capace di trasportare e lanciare due missili, ciò significa che ciascuna brigata ne poteva lanciare in un’unica salva 24, ma a dicembre del 2019, un rapporto comparso sulla stampa di Mosca affermava che l’esercito russo avrebbe ampliato le sue brigate da 12 a 16 lanciatori ciascuna.
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Il tempo di attivazione di una batteria di Iskander-M può variare tra 5 e 16 minuti e due missili possono essere lanciati a salva con 60 secondi tra i lanci. Una brigata di Iskander-M utilizza anche altri veicoli: oltre al TEL per il lancio, ci sono un veicolo da trasporto/ricarica, un veicolo di comando e controllo, una stazione mobile di raccolta informazioni e preparazione per la missione, un veicolo officina per la manutenzione ed uno per il supporto vitale. Esiste anche una versione lanciamissili da crociera: l’Iskander-K.
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