+4,5% di operazioni sospette nel 2018 secondo l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia
In netto aumento le operazioni finanziarie sospette in Italia. Ad annunciarlo è l’Unità di Informazione Finanziaria (Uif), che registra un +4,5% di transazioni o passaggi molto poco trasparenti nel 2018.
L’Unità, che è nata all’interno di Banca d’Italia ma resta autonoma, evidenzia almeno 98.030 operazioni sospette, tra riciclaggi, finanziamento di realtà terroristiche e corruzione.
Si tratta di un numero ben più alto rispetto al 2017, che secondo il direttore Uif, Claudio Clemente, ha originato e dato base a moltissimi procedimenti giudiziari tuttora in corso e una grossa fetta di lavoro della Guardia di Finanza.
Uif: operazioni finanziarie sospette in netto aumento
Con 98.030 operazioni sospette e un non ignorabile +4,5% rispetto al 2017, il numero uno Uif Claudio Clemente ha fatto notare come lo scenario sia costellato di pericoli ben maggiori rispetto al passato.
Nel presentare la relazione annuale, Clemente ha parlato di transazioni e passaggi sospetti aumentati “nel numero e nella qualità”:
“Si tratta di risultati operativi visibili e significativi, molto rilevanti ai fini di indagini giudiziarie, che proprio da simili segnalazioni hanno tratto origine o supporto”.
Centrale nel report dell’Unità anche il tema terrorismo, etichettato come minaccia che resta “elevata” in Italia. A testimoniarlo - prosegue Clemente - il dato che vede per la prima volta superare le 1.000 unità le segnalazioni di operazioni sospette di finanziamento del terrorismo, 450 delle quali all’attenzione della Guardia di Finanza a scopi investigativi.
Elevato anche il numero di operazioni sospette legate al gioco online, mentre un segno meno si registra sul fronte fiduciarie e professionisti.
Il direttore Uif ha infine definito anche la questione legata all’utilizzo del contante, etichettandolo come “tuttora particolarmente elevato” e quindi altro grosso rischio in ottica riciclaggio e illegalità in generale .
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