Un rendimento del 48%, la promessa di un investimento «sicuro». La truffa dell’oro, spiegata

Claudia Cervi

21/01/2025

Oltre 5.000 le vittime di una fitta rete di promotori che promettevano di trasformare 10.000 euro in quasi 15.000 euro. Ecco come funziona la truffa dell’oro e come riconoscere uno schema Ponzi.

Un rendimento del 48%, la promessa di un investimento «sicuro». La truffa dell’oro, spiegata

Un rendimento del 48% annuo e la promessa di un investimento “sicuro” dovrebbero immediatamente sollevare sospetti, richiamando alla memoria il celebre racconto di Collodi, in cui il Gatto e la Volpe raggirano povero Pinocchio con false promesse di ricchezza facile. Quando un’offerta sembra troppo bella per essere vera, spesso nasconde insidie ben celate dietro un’apparenza di sicurezza. È il caso della truffa orchestrata dalla Global Group Consulting, una rete di società con sede principale a Parigi ma operante anche in Italia. Dal 2019, questa organizzazione avrebbe raccolto illegalmente oltre 89 milioni di euro, colpendo circa 5.000 vittime, di cui almeno 185 identificate in Trentino. Con il supporto di una rete di promotori e di un sofisticato schema societario, la Global Group prometteva investimenti in oro con guadagni sicuri e rendite fisse del 4% mensile. In realtà, si trattava di uno schema Ponzi, come evidenziato dall’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Milano e dai magistrati incaricati.

Ecco come funziona la truffa dell’oro e come riconoscere i segnali di allarme per evitare di cadere nelle mani dei truffatori.

Come funziona la truffa dell’oro

Rendimento del 48% e la promessa di un investimento sicuro nel settore farmaceutico. Ma come funziona esattamente la truffa dell’oro? La truffa dell’oro si configura come uno schema Ponzi mascherato da un complesso sistema societario, con l’obiettivo di attirare clienti in tutta Italia tramite una rete di falsi professionisti. I promotori della Global Group Consulting convincevano le vittime ad acquistare oro tramite una società terza, ma di fatto controllata dagli stessi organizzatori. L’oro acquistato veniva poi depositato presso un’altra entità collegata al gruppo, che prometteva di gestire il metallo prezioso garantendo guadagni mensili del 4%. Tuttavia, solo il 15% dei fondi raccolti veniva effettivamente utilizzato per comprare oro fisico; il resto serviva in parte per pagare i rendimenti dei primi investitori, in perfetto stile Ponzi, ma soprattutto per finanziare le spese personali degli ideatori della truffa.
Inoltre, per disincentivare le richieste di restituzione del capitale, i truffatori convincevano gli investitori ad aderire a un’associazione culturale, che garantiva vantaggi esclusivi tramite una valuta convenzionale simile a una criptovaluta, spendibile in una rete di negozi di lusso.

Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati 131 lingotti d’oro, per un valore complessivo di 800 mila euro, rinvenuti in possesso di uno dei cinque arrestati, e beni per un valore di 23 milioni di euro. L’entità della truffa ha portato alla raccolta di oltre 60 milioni di euro, con conseguenze devastanti per le vittime.

Come riconoscere uno schema Ponzi?

La truffa dell’oro è un esempio di schema Ponzi, dove gli investitori vengono ingannati con la promessa di alti rendimenti attraverso investimenti in oro. Ecco come riconoscere uno schema Ponzi.

  1. La prima regola per sospettare un meccanismo della truffa è la mancanza delle autorizzazioni necessarie per offrire prodotti finanziari. Anche in questa vicenda, le indagini della Guardia di Finanza hanno rivelato una rete capillare di promotori che operavano senza titolo e agganciavano gli investitori tramite passaparola, social media e incontri esclusivi. In uno di questi eventi, ad esempio, madre e figlia in vacanza in Alto Adige si sono lasciate convincere a investire in oro, inizialmente con una somma di 5.000 euro, arrivata poi a 30.000 euro, dopo i primi riscontri positivi.
  2. Il secondo campanello d’allarme è la presenza di eventi promozionali in cui vengono utilizzate tecniche di persuasione avanzate per spingere migliaia di risparmiatori a investire i propri capitali.
  3. Altro elemento a cui fare attenzione è la garanzia di ottenere rendimenti elevati con investimenti sicuri. In finanza, esiste una correlazione diretta tra rendimento e rischio: quanto maggiore è la promessa di guadagno, tanto più elevato è il rischio associato all’investimento.
  4. Man mano che gli investitori vedono i primi ritorni, iniziano a raccomandare il programma ad altri, alimentando ulteriormente la truffa e attirando nuovi fondi. In realtà, la maggior parte dei fondi raccolti viene utilizzata per pagare i ritorni agli investitori iniziali, creando l’illusione che l’investimento sia proficuo.
  5. La truffa si regge sulla continua necessità di nuovi investitori. Quando il numero dei nuovi partecipanti diminuisce o quando gli investitori iniziano a richiedere il rimborso delle loro somme, come avvenuto in questo caso, il sistema collassa, lasciando la maggior parte delle persone coinvolte senza nulla.

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