Un repubblicano poco ortodosso in economia e politica estera: chi è davvero J.D. Vance

Roberto Vivaldelli

16/07/2024

Il 39enne senatore dell’Ohio scelto da Donald Trump come vicepresidente ha assunto posizioni originali in politica estera e in economia.

Un repubblicano poco ortodosso in economia e politica estera: chi è davvero J.D. Vance

Prima della sua elezione al Senato nel 2022, il venture capitalist J.D. Vance era noto soprattutto per il suo fortunato libro «Elegia Americana» («Hillbilly Elegy»), un’autobiografia che racconta la sua infanzia in una famiglia della classe operaia bianca e che molti hanno considerato come il libro che meglio ha saputo raccontare il successo di Donald Trump nel 2016 e il sostegno al tycoon da parte di quell’America «profonda» e rurale impoverita dalla globalizzazione. Vance è stato indicato da Donald Trump durante la Convention repubblicana di Milwuakee come vicepresidente. «Dopo aver riflettuto a lungo e aver preso in considerazione i grandi talenti di molte altre persone, ho deciso che la persona più adatta ad assumere la posizione di vice presidente degli Stati Uniti è il senatore J.D. Vance», ha spiegato il tycoon, una persona che ha «servito con onore il nostro Paese» e che «ora durante la campagna elettorale si concentrerà sulle persone per le quali ha combattuto in modo tanto brillante, i lavoratori e gli agricoltori americani in Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Ohio, Minnesota e oltre». «Da vice presidente - aggiunge - continuerà a battersi per la nostra Costituzione, a stare dalla parte delle nostre truppe e fare tutto il possibile per aiutarmi a ’Make American Great Again’».

Chi è (davvero) J.D. Vance

Nato a Middletown, Ohio, ha trascorso parte della sua infanzia a Jackson, in Kentucky, cresciuto dai nonni materni mentre sua madre lottava contro la tossicodipendenza, prima di tornare a Middletown. Dopo il liceo, si è arruolato nei Marines ed è stato inviato in Iraq, prima di frequentare la Ohio State University e la Yale Law School. Successivamente, ha lavorato per il venture capitalist conservatore Peter Thiel - che ha anche sostenuto la sua campagna nel 2022 - prima di fondare la sua società. Dapprima fortemente critico nei confronti di Trump - nel 2016 lo descrisse come un demagogo che stava «conducendo la classe operaia bianca in un posto molto oscuro» - è poi diventato uno dei suoi più convinti sostenitori. [...]

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