Unicredit sorvegliata speciale al Ftse Mib, toccata dalla crisi dei bond At1. Cosa succede al titolo di Piazza Affari? Ecco una strategia per investire ora con i Turbo Certificate di Bnp Paribas.
Unicredit avvia gli scambi al rialzo lunedì (+0,74%) dopo una settimana tormentata da molteplici segnali di allerta sul comparto bancario europeo. L’azzeramento dei bond At1 di Credit Suisse e il mancato esercizio delle call da parte di altre due banche tedesche ha alimentato il panico sui mercati finanziari: venerdì Unicredit ha perso oltre 4 punti percentuali.
Anche il gruppo guidato da Andrea Orcel ha deciso che il 3 giugno richiamerà le obbligazioni postergate «Additional Tier 1» collocate a maggio 2017. L’At1 di Unicredit ammonta a 1,25 miliardi e ha una cedola annuale fissa al 6,625% pagata semestralmente per i primi 6 anni. Se non viene esercitata la facoltà di rimborso anticipato, la cedola viene ridefinita ogni 5 anni sulla base del tasso swap di pari scadenza maggiorato di 638,7 punti base. In pratica, in cambio del mancato rimborso, gli investitori riceveranno un rendimento maggiore (attorno al 9%). Ma il problema è che diminuisce la fiducia.
I bond At1 sono così definiti perché aumentano il Cet1, ossia il capitale primario, e sono nati dopo la crisi finanziaria del 2007-2008 per soddisfare la richiesta delle autorità di regolamentazione che chiedeva alle banche di aumentare i fondi in modo da reggere eventuali nuove crisi sistemiche.
In questo senso, le obbligazioni At1 sono strumenti di debito che perdono automaticamente valore se uno dei fattori chiave della solidità finanziaria dell’emittente scende al di sotto di un livello prestabilito. Si tratta dunque di obbligazioni nate per assorbire eventuali perdite ed entrano in gioco nel momento in cui l’istituto bancario si “dovesse trovasse ad affrontare una situazione di mancanza di capitale”. In pratica si svalutano per rafforzare la posizione finanziaria della banca, riducendone la passività.
Cosa fare con il titolo Unicredit?
In questo contesto, vediamo una strategia con un Turbo Certificates di BNP Paribas, partendo dall’analisi dei livelli di supporto e resistenza secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica su Unicredit: strategie operative
Le azioni Unicredit si stanno muovendo nel range di prezzo definito venerdì, tra 15,91 e 16,70 circa, senza riuscire a colmare il gap ribassista a 16,91 euro. La tensione sui bond At1 rischia di trascinare al ribasso i prezzi anche sotto i minimi del 20 marzo a 14,82 euro in direzione di area 13,50, a contatto con la trend line che sale dai minimi della scorsa estate. Conferme in tal senso giungerebbero sotto 15,91 euro. Diversamente, il ritorno sopra area 16,90 getterebbe le basi per una rivistazione della resistenza a 17,80 circa, critica nel breve termine.
Unicredit, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Sintetizziamo di seguito i livelli da monitorare per la nostra strategia:
Trigger: oltre 16,90
Primo target: 17,80
Secondo target: 18,15
Stop loss: 15,90
Unicredit: strategia long con i Turbo Certificates di Bnp Paribas
Nell’ipotesi di una strategia «long» su Unicredit interveniamo oltre 16,90 euro con stop loss localizzato a 15,90 e obiettivo a 17,80 e 18,15 euro.
Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Long di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1M3B9 e leva 6,63.
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