L’Europa ha bisogno di capitali e di grandi banche. Parola di Jean Pierre Mustier, da oggi anche presidente della Federazione bancaria europea. Per quanto riguarda UniCredit, anche il nuovo piano sarà all’insegna della crescita organica.
La parola d’ordine sarà continuità. Non ci saranno stravolgimenti nel nuovo piano di UniCredit che sarà presentato a dicembre. È quanto ha detto l’Amministratore delegato di UniCredit nel corso di un’intervista concessa al quotidiano La Stampa.
"Il nostro piano è su basi organiche, il management è concentrato sulla sua esecuzione”, ha riferito Jean Pierre Mustier, da oggi anche presidente della Federazione bancaria europea (Banche: Mustier è il nuovo presidente della Federazione Bancaria Europea).
UniCredit: Mustier, fusioni europee? Molto difficili
“Le fusioni europee sono molto difficili e il nuovo piano sarà in continuità con il precedente con l’obiettivo di portare valore agli azionisti", ha detto Mustier a proposito delle ipotesi di un possibile matrimonio con la francese Societe Generale o con la tedesca Commerzbank.
Nonostante l’ipotesi di unioni transfrontaliere sia difficile, “al momento non convengono”, la nascita di colossi europei è auspicabile. «Penso che avremmo bisogno di più banche paneuropee o di istituti più grandi per aiutare le PMI”.»Siamo già una felice famiglia paneuropea. In generale quando fai una fusione devi fare accantonamenti per la ristrutturazione e ciò ha un impatto sul capitale. Se il capitale si indebolisce bisogna fare un aumento. Se l’aumento è diluitivo, gli utili per azione scendono e i benefici della fusione se ne sono già andati", ha proseguito.
UniCredit: Mustier, venture capital deve crescere
A fronte di una sproporzione particolarmente evidente in termini di investimenti da parte dei fondi di venture capital (nel 2017 in Europa hanno 9,7 miliardi, un decimo rispetto agli Usa e un quinto rispetto all’Asia), la necessità per l’Europa è di attrarre capitali.
“Per lo sviluppo delle PMI, le startup sono fondamentali. Per prima cosa, dunque, dobbiamo far crescere il venture capital in Europa e in Italia”. Per farlo, “la nuova Commissione europea si dovrebbe concentrare su una ‘Capital market union’ 2.0, con regole che consentano a investitori come i fondi pensione, le assicurazioni, i fondi specializzati, le casse depositi e prestiti dei diversi stati, di puntare anche su asset più rischiosi”.
Azioni UniCredit: saldo positivo nell’ultima settimana di giugno
Con il +0,68% registrato nell’ultima seduta della scorsa ottava, il saldo settimanale delle azioni UniCredit si è attestato al +1,88% (10,826 euro).
Negli ultimi tre mesi le azioni UniCredit hanno segnato un calo di oltre cinque punti percentuali mentre rispetto a 12 mesi fa le azioni dell’istituto di Piazza Gae Aulenti segnato un calo del 23%.
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