Il settore assicurazioni nel mirino dell’Antitrust: i colossi Unipolsai e Generali sono stati multati per un ammontare di 5 milioni di euro ciascuno per pratiche scorrette. I dettagli.
Tegola Antitrust su due colossi delle assicurazioni in Italia: Unipolsai e Generali hanno ricevuto l’avviso di ammenda da parte dell’Autorità per aver violato il Codice di Consumo.
Nello specifico, le due compagnie dovranno sborsare 5 milioni di euro ciascuna, la pena massima per questa tipologia di violazione, per pratiche scorrette nella fase di liquidazione dei danni Rc Auto.
La novità non sembra pesare sugli scambi a Piazza Affari. Le azioni Generali sono in rialzo dell’1,36% e il titolo Unipolsai viaggia in leggero calo, -0,09%, alle ore 11.05 circa.
Perché l’Antitrust ha multato Unipolsai e Generali
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato si è pronunciata contro Unipolsai e Generali, riscontrando pratiche scorrette, e quindi sanzionabili, nei confronti dei clienti, violando il Codice di Consumo.
Nel dettaglio, in fase di liquidazione dei danni Rc Auto, i due colossi hanno attuato una pratica commerciale considerata contro le misure stabilite dal Codice del Consumo, rendendo: “difficoltoso per i clienti l’accesso al fascicolo del sinistro e avrebbero omesso informazioni rilevanti sull’ammontare del rimborso o sul suo rifiuto.”
Stando alle dichiarazioni dell’Antitrust, le due compagnie hanno attuato condotte ingannevoli, con comportamenti “dilatori, ostruzionistici e/o di ingiustificato rifiuto, in relazione all’esercizio del diritto del danneggiato di accesso al fascicolo del sinistro.” Unipolsai e Generali avrebbero, infatti, ritardato la risposta all’accesso agli atti.
In più, ci sarebbero state omissioni nel fornire informazioni utili per l’investigazione. L’Antitrust ha inoltre dichiarato:
“la pratica commerciale è stata realizzata imponendo ostacoli di vario genere all’esercizio dei diritti derivanti dal contratto di assicurazione Rc Auto e senza rispettare i termini temporali fissati dal Codice delle assicurazioni private per la formulazione dell’offerta o per il suo rifiuto”
Tale pratica scorretta di Unipolsai e Generali è stata considerata grave, anche valutando la sua durata di circa due anni. Per questo, è scattata la multa da 5 milioni di euro.
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