Uscire dall’euro? L’ipotesi appare sempre più improbabile. Ecco perché
Uscire dall’euro? Ad oggi l’ipotesi appare sempre meno probabile.
La cosiddetta Italexit è tornata sulle prime pagine dei quotidiani nel momento in cui su è insediato l’esecutivo gialloverde. Sia il Movimento 5 Stelle che la Lega hanno fatto della lotta all’Europa un vero e proprio cavallo di battaglia, ma nel corso del tempo le posizioni si sono ammorbidite.
Eppure, la possibilità di uscire dall’euro non è mai stata accantonata del tutto. Qualche tempo fa, poco prima dell’esplosione della crisi di Governo, l’economista della Lega nonché Presidente della Commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi, ha parlato di due modi in cui potrebbe concretizzarsi l’Italexit. Secondo alcune analisi, però, il rischio è sempre più basso.
Uscire dall’euro? Sempre meno probabile
Sul tema Italexit è intervenuta un’interessante indagine de Il Sole 24 Ore che ha messo a confronto i due CDS oggi scambiati sul Belpaese:
- il primo: copre solo dal rischio di default sovrano;
- il secondo: copre anche dal rischio di denominazione valutaria (ossia di trasformazione dell’euro in una nuova lira).
Nella giornata di ieri, martedì 27 agosto, il secondo CDS ha chiuso a 175, mentre il primo si è attestato a quota 135. Lo spread tra i due contratti è dunque stato di 40 punti, il che significa che al momento, il rischio di uscire dall’euro esiste ancora (poiché altrimenti lo spread sarebbe stato pari a zero).
Eppure, ha continuato l’indagine, i 40 punti base di ieri sono nulla in confronto ai 60 rilevati il 9 agosto scorso. Dall’inizio della crisi di Governo ad oggi il rischio di Italexit si è insomma ridotto e potrebbe continuare a farlo, secondo gli esperti, che hanno addirittura previsto una discesa dello spread fra CDS su quota 30 pb.
Una view, questa, confermata anche dall’indice Sentix di Bloomberg, secondo cui nel novembre 2018 (nel mezzo dello scontro con l’UE sul deficit) la probabilità di Italexit viaggiava intorno al 30%. Oggi, però, il rischio di uscire dall’euro sta scambiando intorno al 7,1%.
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