Durante l’emergenza coronavirus il 30-80% dei genitori ha rimandato vaccini e richiami dei propri figli. Adesso i medici caldeggiano una “corsa al recupero”.
Secondo un’indagine, durante l’emergenza coronavirus in Italia il 30-80% dei genitori ha rimandato le vaccinazioni dei propri figli. Le ragioni dei rinvii, che interessano soprattutto i richiami vaccinali, sono da ritrovarsi negli effetti del lockdown che hanno limitato le possibilità di raggiungere le strutture sanitarie, ma anche nella paura del contagio all’interno degli ambulatori.
Coronavirus, genitori rimandano vaccini: il consiglio dei medici
La Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), insieme ad altre società scientifiche avevano espressamente raccomandato di non rimandare le vaccinazioni dei propri figli, ma questo non è accaduto. Italo Farnetani pediatra e professore ordinario alla Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta che ha condotto l’indagine per Adnkronos Salute, spiega che: “Nelle settimane più calde dell’emergenza Covid, si stima che il 30-80% dei genitori abbia rimandato le vaccinazioni dei figli”.
Adesso quello che gli specialisti caldeggiano fortemente è una “corsa al recupero” che prevederà un boom di lavoro per i medici in tutto il Paese. Il pediatra aggiunge inoltre che:
“Mamme e papà devono stare tranquilli: c’è tempo per rimettersi in pari, ma è importante provvedere perché in questo modo proteggiamo la salute dei nostri figli. Non dimentichiamo poi di fare non solo i vaccini obbligatori, ma anche quelli raccomandati".
E aggiunge che “non bisogna pensare che il richiamo dopo un po’ scada, come le multe”, ma è di fondamentale importanza vaccinare i propri figli, non solo per proteggere loro dall’infezione di alcune malattie, ma anche coloro che non possono essere vaccinati, producendo quella che viene definita immunità di gregge.
Il momento migliore per vaccinare i figli
È importante provvedere quanto prima alla vaccinazione dei figli e inoltre questo è il periodo migliore per farlo. Come riporta anche l’ordinario alla Libera Università degli Studi “con le scuole chiuse, i bambini stanno bene e si trovano nelle condizioni migliori per fare vaccini e richiami”.
Dato l’isolamento prolungato all’interno della propria casa è ipotizzabile che i bambini godano di un’ottima salute in questo periodo e la possibilità di sviluppare degli effetti collaterali alla vaccinazione si riduce drasticamente. Quindi, conclude Farnetani:
«Non facciamoci trattenere dalla paura di Sars-CoV-2: in caso di dubbi e preoccupazioni, potrà essere utile una telefonata al pediatra di fiducia».
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