Rifiuto secco del vaccino anti-Covid per circa il 60% dei francesi. Il sondaggio shock
6 francesi su 10 hanno dichiarato di non avere intenzione di farsi vaccinare contro il coronavirus all’arrivo di una soluzione approvata e considerata valida.
Si tratta di un numero elevatissimo di persone e di uno scetticismo che sembra al momento dominare, in Francia come in molti altri Paesi europei; si pensi alle recenti statistiche targate Euromedia Reaserch in relazione all’Italia, pronte a rivelare un’accoglienza del tutto favorevole al vaccino solo per 1 italiano su 4.
In Francia è invece un sondaggio targato Ifop a evidenziare come 59 persone su 100 manifestino la loro ferma intenzione di non sottoporsi a un vaccino anti-covid.
Contro un 41% fiducioso e disposto a vaccinarsi all’arrivo di un farmaco approvato, prevale quindi un 59% di contrari, e a lato spicca una diffusa diffidenza nei confronti di un preparato non di realizzazione francese.
Vaccino Covid: 6 francesi su 10 non vogliono farlo
Il sondaggio, pubblicato dal Journal du Dimanche, ha scatenato diversi dibattiti sullo scenario sanitario francese. Dibattiti innescati soprattutto dal timore che possa vaccinarsi una percentuale di popolazione insufficiente al raggiungimento dell’agognata soglia nazionale in grado di far arretrare - gradualmente ma definitivamente - il virus.
I dettagli dello studio rivelano maggiore contrarietà tra gli under 35 e il prevalere di una sfiducia verso vaccini realizzati fuori dalla Francia. Almeno 6 francesi su 10 si sono detti disponibili a valutare una eventuale vaccinazione solo di fronte a un preparato francese.
Quel che è certo è che dopo le stime in arrivo da Italia, Grecia e anche Svizzera, la Francia non fa che aggiungersi a un panorama europeo dove sembrano al momento dominare scetticismo e paura del vaccino contro il coronavirus.
Gli stessi sentimenti che notava qualche settimana fa la direttrice di Euromedia Research Alessandra Ghisleri con riferimento all’Italia, parlando di un “generale senso di paura legato al vaccino” , in parte riconducibile al flusso infinito di pareri e informazioni al riguardo, tutte diverse tra loro.
Parigi intanto vive da ieri le maggiori libertà introdotte dalle ultime decisioni del Presidente Emmanuelle Macron, con un graduale alleggerimento previsto in tre fasi: si parte dall’attuale apertura di negozi e librerie, spostamenti consentiti nei limiti di 20 km e ok a cerimonie religiose anche se con un limite di trenta persone.
Seconda e terza fase daranno invece il via alla riapertura prima di cinema, teatri, musei, caffè, bar e ristoranti, e poi di palestre e tutte quelle misure che secondo Macron potranno far tornare a una “ripresa delle attività quasi normale”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA