Emmanuel Macron annuncia al Paese alleggerimento del lockdown: dal 28 novembre riapriranno negozi e librerie
“I nostri sforzi e i vostri sforzi sono stati ripagati”. Ha esordito così il Presidente francese Emmanuelle Macron nel suo discorso televisivo, durante il quale ha annunciato al Paese le misure d’alleggerimento del “confinement”.
Alleggerimento che avrà diverse fasi secondo Macron, la prima delle quali partirà da sabato 28 novembre. Da allora infatti negozi e librerie aperti, spostamenti consentiti nei limiti di 20 km e per tre ore ma con autocertificazione, ok a cerimonie religiose anche se con un limite di trenta persone e via libera anche ad attività extra-scolastiche all’aperto.
A seguire ci sarà poi una seconda fase di alleggerimento prevista a ridosso del periodo natalizio, con il 15 dicembre a fare da data indicativa al momento per la riapertura di cinema, teatri, musei e soprattutto caffè, bar e ristoranti, con un coprifuoco fissato dalle 21 alle 7.
Libertà di movimento invece per le sere del 24 e 31 dicembre, ovvero quelle delle festività della vigilia e del capodanno.
Macron allenta il lockdown
Il confinement - quello che noi chiamiamo lockdown - dovrebbe terminare quindi ufficialmente da metà dicembre, mentre bar, ristoranti e palestre riapriranno dal 20 gennaio. Ma - precisa Macron - solo se i contagi si terranno al di sotto dei 5.000 giornalieri:
“È intorno al 20 gennaio che potremo prendere, se possibile, nuove decisioni di apertura. Se il numero di contagi resterà sotto i 5.000 casi al giorno, i ristoranti potranno riaprire e il coprifuoco potrebbe essere posticipato. Le scuole superiori, che oggi molto spesso operano in restrizioni al 50% circa, potranno essere riaperte integralmente, con tutti gli studenti presenti durante le lezioni. Quindici giorni dopo, anche le università potranno riprendere le lezioni”.
La terza fase è quindi quella che potrebbe lasciare spazio al più deciso allargamento delle maglie, per una “ripresa di un’attività quasi normale” che ha citato lo stesso Presidente francese, pronto comunque a precisare come il tutto possa essere ancora legato a un “leggero” coprifuoco anche a gennaio.
Nuove libertà che però - ha allertato - non devono essere interpretate come un fine emergenza, e il Paese deve continuare a “fare di tutto per evitare una terza ondata e quindi un terzo lockdown”. Ogni fase sarà comunque oggetto di continue revisioni e valutazioni:
“Andremo avanti così, facendo il punto ogni due settimane sulla situazione sanitaria per poi decidere se andare verso l’introduzione di ulteriori misure d’apertura”.
Intanto oggi anche la Francia, dopo l’Italia, ha superato quota 50.000 decessi legati al coronavirus.
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