Vaiolo delle scimmie, com’è la situazione in Italia?

Luna Luciano

5 Agosto 2022 - 23:50

L’Italia dovrebbe essere vicino al picco di casi per il vaiolo delle scimmie, ma secondo un’analisi i contagi dovrebbero essere almeno il doppio. Ecco qual è la situazione in Italia

Vaiolo delle scimmie, com’è la situazione in Italia?

La corsa del Monkeypox virus non si arresta e i casi positivi continuano ad aumentare in tutta la penisola. Attualmente l’Italia dovrebbe essere vicina al picco di contagi da vaiolo delle scimmie, ma stando a un’analisi condotta sui dati di altri Paesi, i casi sarebbero sottostimati: dovrebbero essere almeno il doppio.

Il vaiolo desta le preoccupazioni di medici e personale sanitario, specialmente dopo la decisione del numero uno dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus di dichiarare un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale per il Monkeypox virus.

Alle notizie sui contagi da Covid, si affiancano quindi quelli del vaiolo, anche se i dati ufficiali di casi accertati di vaiolo delle scimmie sarebbe quindi minori rispetto a quelli reali. È questo ciò che sostiene uno studio, al momento in fase di pubblicazione, firmato da Antonello Maruotti, ordinario di Statistica dell’Università Lumsa, e da Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma. Ecco cosa dice lo studio e qual è la reale situazione in Italia.

Vaiolo delle scimmie, la situazione in Italia: i contagi

Salgono a 545 i casi confermati di vaiolo delle scimmie in Italia, registrando quindi un aumento di 40 casi in più rispetto all’ultima rilevazione di 3 giorni fa. Questi sono i dati che emergono dal bollettino pubblicato dal ministero della Salute con i dati aggiornati al 5 agosto. La casistica mostra un quadro ben preciso.

Nella casistica nazionale al momento solo 5 sono le donne contagiate contro i 540 pazienti uomini. Inoltre è importante sapere che 159 sono i casi collegati a viaggi all’estero, con pazienti appartenenti a una fascia d’età compresa tra i 20 ai 71 anni (l’età mediana è quindi di 38 anni).

Dal punto di vista geografico le regioni maggiormente colpite dal vaiolo sono:

  • Lombardia che resta al primo posto con ben 250 casi;
  • Lazio con 109;
  • Emilia Romagna con 62;
  • Veneto con 37;
  • Piemonte e Toscana con 21

Al momento sono solo 5 le regioni che non hanno ancora segnalato alcun caso di Monkeypox virus: Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Valle d’Aosta. Le restanti, comprese le province autonome di Bolzano e di Trento, contano 10 casi come il Friuli-Venezia Giulia o meno.

Vaiolo delle scimmie, la situazione in Italia: cosa dice lo studio?

Eppure stando allo studio in fase di pubblicazione della Lumsa e del Campus Bio-Medico di Roma, è probabile che i numeri ufficiali siano in realtà una sottostima dei casi realmente presenti in Italia.

La ricerca ha infatti preso in esame la possibilità che in Italia i contagi da Monkeypox virus siano sottovalutati. Stando al precedente bollettino del ministero della Salute erano ben 505 i casi confermati.

“Noi abbiamo stimato che i contagi possano essere circa il doppio in Italia, come anche in Brasile e in Francia, e il triplo in Spagna”. Queste le parole del professor Antonello Maruotti, ordinario di statistica alla Lumsa. Secondo il professore e alle analisi condotte esisterebbe una buona percentuale di casi positivi che sfuggirebbe alla rete ufficiale. I casi quindi sarebbero superiori ai 545 accertati.

Le cause per le quali i dati ufficiali non corrisponderebbero a quelli reali sono due:

  • il basso numero di test effettuati porta a un numero minore di casi positivi rispetto ai reali; esattamente lo stesso problema che si è avuto nelle fase iniziali del Covid;
  • La mancata rapidità della diagnosi. I medici infatti non riescono ancora immediatamente ad identificare i casi da vaiolo delle scimmie.

Vaiolo delle scimmie, previsto l’arrivo dei vaccini

Al momento la ricerca è già al lavoro per le vaccinazioni contro il vaiolo delle scimmie. Infatti entro 24 ore dovrebbe essere emanata una circolare del ministero della Salute sulle modalità e i criteri per la vaccinazione. Ad annunciarlo è stato proprio il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

Le prime dosi del vaccino sono infatti già state spedite verso le Regioni nelle quali si registra il maggior numero di casi. “in totale arriveremo a 16.000 dosi disponibili, poi ne arriveranno altre attraverso il meccanismo di approvvigionamento europeo”. In ogni caso, come spiegato dallo stesso Sileri, le vaccinazioni contro il vaiolo delle scimmie non saranno di massa come quelle per il Covid.

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