L’Oms ha rotto gli indugi e ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria globale per il vaiolo delle scimmie. Il ministero della Salute: “Niente allarmismi”.
“Ho deciso di dichiarare un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale”. Con queste parole il numero uno dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha annunciato la svolta sul vaiolo delle scimmie dopo un periodo di tentennamenti.
Nei giorni scorsi infatti il comitato d’emergenza dell’Oms si è riunito per esaminare l’andamento dell’epidemia del vaiolo delle scimmie, senza però riuscire a giungere a una decisione unanime.
A rompere gli indugi così è stato Tedros Adhanom Ghebreyesus, che con un post su Twitter ha annunciato la decisione presa dall’Oms: per il vaiolo delle scimmie è stato attivato il livello di massima allerta, nonostante i pareri discordanti a riguardo che sono emersi tra gli esperti durante la recente riunione del Comitato di emergenza per i regolamenti sanitari internazionali.
Mentre la pandemia da Covid non accenna ad allentare la sua morsa, anche se la situazione grazie alla diffusione dei vaccini e delle varianti Omicron è decisamente migliore rispetto al passato, ecco la svolta di Tedros sul vaiolo delle scimmie con il direttore generale dell’Oms che ha parlato di “cinque elementi nel decidere se un focolaio costituisca un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”.
“In primo luogo - ha spiegato Tedros - questo virus si è diffuso rapidamente in molti paesi che non l’hanno mai visto prima; In secondo luogo, i tre criteri per dichiarare un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale, che sono stati soddisfatti; Terzo, il parere del Comitato di Emergenza, che non ha raggiunto il consenso; Quarto, principi scientifici, prove e altre informazioni rilevanti, che attualmente sono insufficienti e ci lasciano con molte incognite; E quinto, il rischio per la salute umana, la diffusione internazionale e il potenziale di interferenza con il traffico internazionale”.
Oms: vaiolo delle scimmie ora è emergenza sanitaria globale
Era lo scorso 6 maggio quando nel Regno Unito è stato lanciato l’allarme del vaiolo delle scimmie, una malattia infettiva virale da decenni diffusa in Africa centrale che da rara negli ultimi mesi ha fatto registrare un deciso aumento di casi.
In questo 2022 finora sono state complessivamente circa 17.000 le persone contagiate dal vaiolo delle scimmie, di cui oltre 10.000 soltanto in Europa. In totale sono stati 74 i Paesi interessati, mentre in Italia stando all’ultimo bollettino del ministero della Salute i casi registrati sono stati 407.
Nonostante la decisione dell’Oms e i casi i aumento anche nel nostro Paese, il nostro ministero della Salute subito ha voluto sottolineare come in questo momento sarebbero ingiustificati degli allarmismi in merito al vaiolo delle scimmie.
“La situazione è sotto costante monitoraggio - ha fatto sapere il direttore generale della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza - Ma non si ritiene debba destare particolari allarmismi”.
Per Rezza infatti in Italia ci sarebbe una “tendenza alla stabilizzazione”, spiegando che comunque il ministero della Salute “con apposita ordinanza ha già predisposto, insieme alle Regioni e Province Autonome, le modalità di segnalazione dei singoli casi”.
Al momento la decisione dell’Oms di dichiarare lo stato di emergenza sanitaria globale per Monkeypox, non dovrebbe portare nel nostro Paese a nessuna restrizione in stile-Covid: come richiesto dall’Oms, ci sarà però da intensificare le misure di sorveglianza e di sanità pubblica, anche se in virtù della pandemia che dura ormai da due anni a mezzo dalle parti del ministero della Salute l’obiettivo in questo momento sembrerebbe essere quello di evitare un eccesso di allarmismo.
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