Il valore del patrimonio artistico con la costituzionalista Maria Agostina Cabiddu: riassunto del brano e riflessioni

Giorgia Bonamoneta

19 Giugno 2024 - 11:42

Prima prova di italiano della Maturità 2024: la tipologia B comprende Maria Agostina Cabiddu, con un estratto sul valore del patrimonio artistico. Ecco l’analisi del testo e cosa sapere.

Il valore del patrimonio artistico con la costituzionalista Maria Agostina Cabiddu: riassunto del brano e riflessioni

Un altro testo della tipologia B uscito tra le tracce della prima prova della Maturità 2024 è un estratto sul valore del patrimonio artistico della costituzionalista Maria Agostina Cabiddu.

Chi è Maria Agostina Cabiddu?

Maria Agostina Cabiddu è una costituzionalista italiana, nota per il suo lavoro nel campo del diritto costituzionale e la sua attenzione ai temi della tutela del patrimonio culturale e naturale.

Ha contribuito alla riflessione su come la Costituzione italiana protegga e promuova il patrimonio storico e artistico del Paese: il suo lavoro evidenzia il legame tra la cultura, l’identità nazionale e il progresso sociale. Cabiddu è anche impegnata in attività accademiche e ha pubblicato numerosi saggi e articoli sul tema.

Il testo

Il testo della tipologia B della Maturità 2024:

Bellezza, a nostro avviso, dovrebbe essere, in una immaginaria carta di identità dell’Italia, il primo fra i suoi segni particolari, questa essendo, principalmente, la ragione per cui milioni di visitatori arrivano ogni anno nel nostro Paese, attratti dal suo immenso patrimonio naturale e culturale, che non ha eguali nel resto del mondo, e dalla densità e diffusione, cioè dal radicamento di questo patrimonio nel territorio, nella storia e nella coscienza del suo popolo. […] La lungimirante intuizione dei Costituenti di riunire in un unico articolo e di collocare fra i principi fondamentali la promozione dello sviluppo culturale e della ricerca scientifica e tecnica e la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione ci dice non solo del rango da essi assegnato a beni e interessi con ciò posti a fondamento dell’identità nazionale ma anche della loro consapevolezza circa lo stretto legame tra memoria del passato e proiezione nel futuro di un Paese così ricco di storia, natura e cultura come l’Italia. […]
Sappiamo come la furia della ricostruzione prima e il prevalere delle ragioni di un malinteso sviluppo economico poi abbiano troppo spesso pretermesso1 quei principi, finendo per colpire anche il nesso fra salvaguardia del patrimonio e progresso culturale e sociale del Paese che la Costituzione indica come fondamentale. […] Eppure, a ben guardare, la coscienza della funzione civile del patrimonio storico-artistico non è mai, nel frattempo, venuta meno e anzi spesso si è tradotta in manifestazioni spontanee di cittadinanza attiva e nella nascita di formazioni sociali, più o meno strutturate, per la cura delle cose d’arte, dei paesaggi e dei luoghi “del cuore”, per l’organizzazione di festival e manifestazioni culturali e artistiche di diverso genere: da Italia Nostra al Touring Club Italia, al FAI fino alle associazioni e comitati privi di personalità giuridica ma non per questo meno capaci di testimoniare quei “legami e responsabilità sociali che proprio e solo mediante il riferimento a un comune patrimonio di cultura e di memoria prendono la forma del patto di cittadinanza”. Questo è, allora, il punto: la crescente domanda di arte, di musica, di paesaggio, di letteratura, in una parola di “bellezza” non può, in alcun modo, essere ricondotta alla categoria dei “beni di lusso” o, peggio, all’effimero e al superfluo. Al contrario, essa ha direttamente a che fare con il senso di appartenenza, di identità e memoria, con il benessere e la (qualità della) vita delle persone e delle comunità, insomma con una cittadinanza “pleno iure” e se è così nessuno deve rimanerne escluso.

Comprensione e analisi: le domande

La richiesta della tipologia B è la seguente:

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte a tutte le domande proposte.

  • 1. Riassumi il contenuto del brano nei suoi snodi tematici essenziali;
  • 2. Per quale motivo, a tuo avviso, ‘l’intuizione dei Costituenti’ è definita ‘lungimirante’?
  • 3. Nel brano si afferma che ‘la coscienza della funzione civile del patrimonio storico-artistico non è mai, nel frattempo, venuta meno: individua i motivi di tale convinzione.
  • 4. Perché, a giudizio dell’autrice, la ‘crescente domanda […] di “bellezza”’ non può rientrare nella categoria dei “beni di lusso”’?

Riassunto del brano

Il brano sottolinea l’importanza della bellezza come caratteristica distintiva dell’Italia, attirando milioni di visitatori ogni anno grazie al suo vasto patrimonio naturale e culturale. L’intuizione dei costituenti italiani di unire la promozione dello sviluppo culturale e la tutela del patrimonio in un unico articolo della Costituzione è definita “lungimirante”, riflettendo la consapevolezza del legame tra passato e futuro del Paese.

Nonostante le sfide dello sviluppo economico, la funzione civile del patrimonio storico-artistico è rimasta intatta, manifestandosi attraverso iniziative di cittadinanza attiva e sociali. La domanda di bellezza, in varie forme artistiche, non è considerata un bene di lusso, ma è fondamentale per il senso di appartenenza, identità e qualità della vita.

Qual è la tesi e quali gli argomenti usati?

L’intuizione dei costituenti è stata definita lungimirante? Sì, perché hanno collocato la promozione dello sviluppo culturale e la tutela del patrimonio artistico tra i principi fondamentali della Costituzione.

Questa scelta riflette la consapevolezza dell’importanza del legame tra la memoria del passato e la proiezione nel futuro di un Paese ricco di storia, natura e cultura come l’Italia. Questo approccio ha permesso di porre questi beni e interessi come fondamento dell’identità nazionale, riconoscendo il loro valore duraturo e la loro rilevanza per il progresso culturale e sociale del Paese.

Una frase a supporto dell’argomentazione potrebbe essere:

La lungimirante intuizione dei Costituenti di riunire in un unico articolo e di collocare fra i principi fondamentali la promozione dello sviluppo culturale e della ricerca scientifica e tecnica e la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione...

La funzione civile del patrimonio storico e artistico non è mai venuta meno? Nonostante le sfide poste dalla ricostruzione post-bellica e dallo sviluppo economico, la funzione civile del patrimonio storico-artistico non è mai venuta meno. Questo è dimostrato dalle numerose manifestazioni di cittadinanza attiva e dalla nascita di formazioni sociali dedicate alla cura del patrimonio culturale. Queste iniziative testimoniano l’impegno continuo della società civile nel preservare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale dell’Italia.

Frasi a supporto:

...la coscienza della funzione civile del patrimonio storico-artistico non è mai, nel frattempo, venuta meno e anzi spesso si è tradotta in manifestazioni spontanee di cittadinanza attiva e nella nascita di formazioni sociali...

E ancora:

...per la cura delle cose d’arte, dei paesaggi e dei luoghi ’del cuore’, per l’organizzazione di festival e manifestazioni culturali e artistiche di diverso genere...

La domanda di bellezza rientra nella categoria dei beni di lusso?
Secondo il brano, la crescente domanda di bellezza in tutte le sue forme – arte, musica, paesaggio, letteratura – non può essere considerata un bene di lusso o qualcosa di effimero e superfluo. Al contrario, la bellezza è strettamente legata al senso di appartenenza, identità, memoria e benessere delle persone e delle comunità. È un elemento essenziale per una cittadinanza pienamente vissuta e, quindi, deve essere accessibile a tutti.

Frase a supporto:

la crescente domanda di arte, di musica, di paesaggio, di letteratura, in una parola di ’bellezza’ non può, in alcun modo, essere ricondotta alla categoria dei ’beni di lusso’ o, peggio, all’effimero e al superfluo.

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