La corsa di Omicron continua. La Fondazione Veronesi ha pubblicato un vademecum con i consigli pratici per evitare il contagio, difendendo se stessi e gli altri. Entriamo nel dettaglio.
La corsa di Omicron continua. Nel bollettino di ieri, mercoledì 19 gennaio, sono stati registrati 192.320 nuovi contagi da Covid-19 nelle 24 ore precedenti. Le vittime sono state 380.
Il magazine della Fondazione Veronesi ha pubblicato un vademecum per rispondere alle domande più frequenti degli italiani sulla variante Omicron. Tra i temi più richiesti, tamponi, mascherine, quarantene e contatti a rischio. Il vademecum è stato redatto con la collaborazione di Luca Pasina, responsabile del Laboratorio di Farmacologia Clinica e Appropriatezza Prescrittiva, Dipartimento di Politiche per la Salute dell’Istituto Mario Negri di Milano. Cosa fare dunque per difendere se stessi e gli altri? Entriamo nel dettaglio.
Variante Omicron, i consigli della Fondazione Veronesi
Il magazine della Fondazione Veronesi ha pubblicato un vademecum con le domande più frequenti degli italiani sulla variante Omicron. L’obiettivo è quello di ridurre le occasioni di contagio e proteggere le persone più fragili. Tra i quesiti più gettonati, gli utenti chiedono cosa fare in caso di contatto con un positivo.
Come riporta il vademecum, dopo aver avuto un contatto con una persona positiva al Covid-19, ci sono due strade da prendere. Se compaiono sintomi, è opportuno fare subito un tampone e, nel caso sia negativo, ripeterlo dopo 2-3 giorni dalla loro comparsa.
Nel caso, invece, in cui non si manifestino sintomi, è necessario attendere qualche giorno in più dal contatto (5-6 giorni) prima di ripetere il test anti Covid. In ogni caso, è opportuno mettersi in quarantena fino a esito negativo del tampone.
Un’altra domanda riguarda tamponi e isolamento, come funziona? Come riporta il vademecum della Fondazione Veronesi, prima di effettuare un tampone «ufficiale» è consigliabile eseguirne uno rapido in casa. L’isolamento comincia infatti dopo il primo tampone positivo e termina dopo un test con esito negativo. Salvo diverse disposizioni regionali, sono attualmente validi sia i tamponi antigenici che quelli molecolari.
Allarme Omicron, terza dose e persone fragili
Un altro tema caldo è quello della terza dose. Come fare a non confondere i sintomi della vaccinazione con quelli di Omicron? Nel vademecum si legge che in caso di sintomi dopo il booster, il consiglio è di aspettare 2-3 giorni. Tanto durano gli effetti collaterali della vaccinazione. Se dopo questo lasso di tempo i sintomi persistono, è opportuno fare un tampone antigenico o molecolare.
Un ultimo quesito riguarda le persone fragili. Cosa fare prima di incontrarle? La Fondazione Veronesi ricorda che prima di incontrare un anziano o una persona fragile è importante prendere precauzioni. Prima di tutto assicurandosi di non essere positivi tramite un test anti Covid. In questo caso, può essere utile un test fai da te, per evitare di congestionare laboratori e farmacie. Non solo. Durante l’incontro è fondamentale indossare sempre la mascherina e mantenere il distanziamento sociale.
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