Allarme contagi nuova variante Xe, Walter Ricciardi lancia l’allarme: «Con due dosi di vaccino non si è protetti». Ecco chi colpisce di più.
«La nuova variante Xe sembra più contagiosa e una persona che oggi ha due dosi non è praticamente vaccinata». A lanciare l’allarme è Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza. A far discutere, l’isolamento della nuova varinate Xe, un mix tra Omicron 1 e Omicron 2. Che potrebbe essere circa il 10% più contagiosa di BA.2.
In un’intervista ad Agorà, il professor Ricciardi commenta dunque la situazione epidemiologica in Italia - caratterizzata dalla recente impennata di contagi trainati da Omicron 2 - e parla della nuova sottovariante Xe. Chi è più soggetto all’infezione? Entriamo nel dettaglio.
Nuova variante Xe: «Con due dosi non si è vaccinati»
In un’intervista al programma di Rai 3 Agorà, il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi ha commentato il quadro epidemiologico italiano e non solo. Sotto la lente d’ingrandimento, la nuova variante Xe, un mix tra Omicron 1 e Omicron 2. Mix che potrebbe essere fino al 10% più contagioso rispetto a BA.2.
Per proteggersi dalla nuova sottovariante, secondo il professor Ricciardi è fondamentale dunque sottoporsi alla terza dose di vaccino anti Covid. Due dosi infatti sarebbero insufficienti. Ecco le parole dell’esperto: «La nuova variante Omicron Xe sembra più contagiosa e una persona che oggi ha 2 dosi non è praticamente vaccinata».
La nuova sottovariante è stata scoperta nel Regno Unito. Dalle prime analisi sarebbe emerso il mix di Omicron 1 e 2, ma sono ancora da delineare sintomi, durata e incubazione. «Sotto osservazione - continua Ricciardi - ci sono 600 casi in Gran Bretagna, che in parte agevola la formazione di varianti anche perché dal 24 febbraio non ha alcuna restrizione».
E sulla nuova variante aggiunge: «Xe non sembra più letale per il momento, sembra più contagiosa e questo è preoccupante perché genera un contagio enorme con il coinvolgimento di cittadini e anche operatori sanitari: in questo momento in Gran Bretagna si aspettano 20 ore per un’ambulanza, non riescono a dare risposte né in emergenza né in elezione. L’attesa per un intervento chirurgico in elezione è 10 anni».
Come spiega l’esperto, il virus contagia anche i vaccinati. In particolare chi non si è sottoposto al booster. «Questa vaccinazione - continua Ricciardi - è fatta con 3 dosi. Una persona che oggi ha 2 dosi non è praticamente vaccinata. Questa malattia non dà un’immunità permanente, anche un soggetto guarito può reinfettarsi. Fino al 4% delle persone si reinfetta e cominciano a esserci soggetti che si reinfettano più di due volte. Ci dobbiamo preparare mentalmente a una battaglia di lunga durata che non finisce con l’emergenza giuridica: vaccinazioni, green pass, mascherine e comportamenti saggi vanno tenuti».
Allarme variante Xe, ecco chi è più soggetto all’infezione
Come spiega Ricciardi, i contagi si diffondono in particolare nelle fasce caratterizzate da una copertura vaccinale ridotta: «La vaccinazione pediatrica è stato un fallimento, non ha raggiunto neanche il 38%. Lo spiego con la diffidenza dei genitori che temono più il vaccino della malattia, senza rendersi conto che la malattia è insidiosa: si sa come comincia ma non si sa come finisce, nel 10% dei bambini si ha il Long Covid con una lunga situazione di spossatezza».
E sull’ipotesi proroga dell’obbligo di mascherine al chiuso conclude: «Il ministro Roberto Speranza ha detto chiaramente che la decisione verrà presa sulla base dei contagi. È presumibile che i casi aumenteranno. L’indice R0 variante di Wuhan era 2,4-2,6. Ora siamo tra 15 e 22, una persona che entra in uno spazio chiuso ne contagia mediamente tra 15 e 22. Le mascherine sono un presidio importantissimo».
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