Viaggiare in Europa nel 2025, nuovi permessi e impronte digitali. Ecco tutto quello che devi sapere

Alessandro Nuzzo

20 Gennaio 2025 - 22:20

Chi viaggerà in Europa quest’anno troverà diverse novità. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Viaggiare in Europa nel 2025, nuovi permessi e impronte digitali. Ecco tutto quello che devi sapere

È da poco iniziato un 2025 con diverse novità per chi viaggerà in Europa. Ci saranno alcuni cambiamenti significativi: dall’introduzione del sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS) al controllo degli ingressi tramite impronte digitali fino agli aumenti della tasse di soggiorno in diverse nazioni. Ecco cosa cambierà.

Obbligatorio il nuovo visto ETIAS

La prima novità importante è l’introduzione del sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi. A partire da maggio 2025, ai sensi del regolamento Ue 1240/2018, i cittadini di 59 paesi, inclusi Stati Uniti e Canada, dovranno richiedere questa sorta di permesso digitale per entrare in uno dei paesi presenti nell’area Schengen, Italia compresa. I paesi sono: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo , Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e ora Bulgaria e Romania. Chi è diretto in uno di questi paesi potrà godere della libertà di spostamento in assenza di confini ma per farlo dovrà essere in possesso dell’ETIAS.

Possiamo definirlo una sorta di visto digitale e per ottenerlo bisognerà fare domanda online dal sito ufficiale dell’ETIAS. La registrazione è semplice: basta compilare i campi con i propri dati personali, le informazioni sul passaporto e alcune domande di sicurezza. Una volta elaborata la domanda per ottenere il visto si dovrà pagare una piccola tassa di 7€. Il permesso è valido per tre anni o fino alla scadenza del passaporto, a seconda di quale evento si verifica per primo.

In genere i permessi vengono approvati rapidamente ma si consiglia comunque di farli in largo anticipo, fino a 30 giorni prima della partenza per non correre rischi. Questa sorta di permesso di ingresso è già in vigore nel Regno Unito dove dal giorno 8 gennaio 2025, chi vuole entrare nel paese dovrà possedere un’autorizzazione elettronica di viaggio chiamata ETA. Il processo di richiesta dell’ETA nel Regno Unito è semplice e veloce. Dovrai scaricare l’app mobile, scansionare il passaporto, scattare un selfie per la verifica dell’identità e rispondere ad alcune domande sui tuoi programmi di viaggio e sui dettagli personali. Anche in questo caso per completare la procedura si dovrà pagare una cifra di 10£. L’ETA varrà due anni quindi potrai visitare il Regno Unito tutte le volte che desidererai entro quel periodo. Ogni visita può durare fino a sei mesi.

Anche in questo caso la maggior parte dei visti viene approvato rapidamente ma è consigliato anticiparsi.

Nuovo sistema di controllo delle frontiere

Altra novità in arrivo in Europa è il nuovo sistema di controllo delle frontiere. Addio al timbro sul passaporto ma si passerà a controlli digitali tramite l’uso di dati biometrici come le impronte. Il nuovo sistema richiederà il rilevamento delle impronte digitali ogni tre anni ai viaggiatori che entrano o escono dallo spazio Schengen. L’obiettivo è rendere più efficiente il monitoraggio degli arrivi e delle partenze e aiutare le autorità a identificare facilmente i soggiorni fuori termine.

Dal 2 dicembre 2024 in Spagna sono cambiate poi alcune cose per chi visita il paese. Da quella data le strutture ricettive sono obbligate a fornire più informazioni personali sui propri ospiti. Secondo questa nuova legge, i viaggiatori sono tenuti a fornire più di 40 informazioni personali al momento della prenotazione di un hotel e ben 60 informazioni al momento del noleggio di un’auto. Informazioni che comprendono dati bancari, indirizzi di casa. In tanti criticano violazioni della privacy ma la Spagna motiva questa decisione al fatto di aumentare la sicurezza nel paese.

Altra spiacevole sorpresa per chi viaggerà nel 2025 in Europa sarà un incremento delle tasse di soggiorno. Portogallo, Grecia, la stessa Spagna ma anche alcune località rinomate italiane come Venezia hanno introdotto tasse di soggiorno più o meno salate per i turisti.

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