II settore fieristico italiano sta conoscendo una nuova primavera creando indotto e una visibilità sempre più netta del Made in Italy. Vicenzaoro, che inizierà a breve, ne è un esempio virtuoso.
Il mondo dell’oreficeria, della gioielleria e dell’orologeria sta per reincontrarsi - dal 17 al 21 gennaio 2025 - al quartiere fieristico di Vicenza per la nuova edizione di Vicenzaoro January – The Jewellery Boutique Show, evento cardine dell’industria orafa e gioielliera internazionale.
Celebrati lo scorso anno i primi 70 anni di storia, traguardo che ha reso la manifestazione di Italian Exhibition Group la più longeva nel panorama globale di settore, Vicenzaoro è pronta a scrivere il proprio futuro e a rinnovarsi grazie alla costruzione (in corso) nel cuore della Fiera di Vicenza di un nuovo padiglione da 22.000 mq la cui inaugurazione è prevista a settembre 2026.
Il nuovo concept promette un’esperienza fieristica avanzata, potenziando la rappresentazione della filiera e migliorando i servizi per espositori e visitatori. Durante la fase transitoria interessata dai lavori, il layout temporaneo ha già ricevuto feedback positivi, garantendo continuità operativa e successo delle edizioni in corso. Ne abbiamo parlato con Matteo Farsura, Global Exhibition Manager della Jewellery & Fashion Division di Italian Exhibition Group, che ci ha illustrato le ambiziose trasformazioni in corso per Vicenzaoro.
D: È stata posata la prima pietra di quello che sarà il nuovo padiglione di 22.000 mq della Fiera di Vicenza: quali novità e benefici si prevedono per gli espositori e i visitatori di Vicenzaoro?
R: La posa della prima pietra dello scorso 12 dicembre è stato un momento molto importante per comunicare ai nostri stakeholder, espositori e visitatori che siamo nel pieno rispetto del cronoprogramma. La prima edizione di Vicenzaoro con il nuovo quartiere sarà quella di settembre 2026. E questo è importantissimo, vista anche la complessità del progetto: i benefici saranno molti, a partire dalla possibilità di rappresentare in maniera ancora più ampia e articolata l’intera filiera, fino ai maggiori servizi che riusciremo a integrare all’interno del nostro quartiere per garantire ai visitatori una sempre migliore esperienza di business.
D: La fase di transizione in corso prevede per Vicenzaoro l’installazione e l’impiego di padiglioni temporanei: che feedback avete ricevuto dai visitatori ed espositori della passata edizione?
R: Il layout temporaneo prevede tre temporary hall che già a partire dall’edizione di settembre 2024 ci hanno consentito di ospitare lo stesso numero di brand espositori che ha sempre avuto Vicenzaoro, dandoci quindi la possibilità di accogliere anche in un periodo di transizione l’intera filiera. Il feedback che abbiamo ricevuto è stato assolutamente positivo. Grazie anche a un lavoro, che non esito a definire enorme, del team operation di IEG guidato dal direttore della nostra sede vicentina Mario Vescovo, è stato predisposto un layout che consente al pubblico di visitare tutti i padiglioni della fiera senza la percezione dei lavori in corso e mantenendo un focus sull’esposizione. Questo layout sarà protagonista anche delle due edizioni del 2025 e poi per l’ultima edizione del periodo di transizione, quella del gennaio 2026.
D: Il progetto è stato definito “proiettato nel futuro”. In che modo questa trasformazione posiziona Vicenzaoro nel panorama fieristico internazionale?
R: Nel 2024 abbiamo festeggiato i 70 anni di Vicenzaoro, quindi ci lasciamo alle spalle un momento importantissimo che IEG ha voluto celebrare insieme a tanti espositori e visitatori che erano con noi in passato e che ci sono anche oggi con le seconde e terze generazioni. Questo però è un momento importante anche per rilanciarsi verso il futuro e continuare a valorizzare la piattaforma Vicenzaoro a livello internazionale. Sicuramente il progetto ambizioso e importante della riqualificazione del quartiere è un elemento fondamentale per mantenere il posizionamento: Vicenzaoro è la casa dell’oro e del gioiello, attira qui a Vicenza pubblico da tutto il mondo e quindi è doveroso per noi adeguare la struttura espositiva ai più alti standard internazionali. Non a caso il progetto porta la firma del celebre studio di architettura GMP di Amburgo che ha firmato oltre a quello della Fiera e del Palacongressi di Rimini alcuni dei più noti progetti di architettura fieristica mondiale.
D: Quali sono le principali novità di Vicenzaoro January 2025? Cosa vi aspettate da questa nuova edizione?
R: L’offerta di Vicenzaoro January 2025 sarà ampia e completa: più di 1.300 gli espositori e i brand presenti in esposizione e assieme a T-Gold (salone B2B leader mondiale per le tecnologie e i macchinari per l’oreficeria, che torna con 170 aziende espositrici da 16 paesi) che garantiranno un viaggio all’interno della filiera, rappresentata dal meglio della produzione orafa internazionale e da una tale varietà di Made in Italy non rintracciabile in altri eventi internazionali. Poi all’interno di Vicenzaoro avremo VO Vintage, l’appuntamento di riferimento per l’orologeria e la gioielleria vintage di pregio, aperto al pubblico. Oltre alla delivery hall PalaKiss che aggiunge un’altra grande opportunità per i buyers, quella di acquistare il prodotto direttamente dagli espositori.
Vicenzaoro, essendo la prima manifestazione internazionale dell’anno, rappresenta anche lo show dei trend: con l’nostro osservatorio Trendvision continueremo ad aggiornare l’intera industry su quelli che sono e saranno i principali trend di settore. Abbiamo preparato anche un palinsesto eventi di assoluto valore, grazie alla collaborazione con le più importanti associazioni italiane e internazionali, in grado di fornire informazioni utili agli addetti ai lavori per programmare nuove strategie e affrontare un contesto complesso come quello attuale.
Infine, sottolineo con piacere che, oltre a business, formazione e trend di mercato, Vicenzaoro è una vetrina mondiale per tutte le bellezze che offre la città del Palladio: grazie alla collaborazione del Comune di Vicenza, con il fuori fiera VIOFF ogni giorno i buyer e visitatori da tutto il mondo potranno vivere un’esperienza networking professionale circondati dalla bellezza del territorio vicentino.
D: Quali sono i principali trend economici e le proiezioni di crescita per il mercato globale della gioielleria e dell’oreficeria? Avete rilevato dati significativi durante Vicenzaoro September, come variazioni nella domanda di gioielli di lusso, esportazioni italiane o preferenze dei consumatori rispetto ai materiali preziosi?
R: I dati economici più recenti saranno presentati proprio in occasione della giornata inaugurale di Vicenzaoro January 2025, il 17 gennaio, ma quelli presentati durante la scorsa edizione di settembre e riferiti al primo semestre 2024 hanno visto l’Export Made in Italy superare i 7 miliardi di euro con una crescita del 48,8% in valore (oltre 2,3 miliardi) e del 37% in quantità. La crescita è legata al balzo delle vendite verso la Turchia: dai 368 milioni ai 2,7 miliardi di euro, che diventa così il primo mercato di sbocco. L’Export è risultato rafforzato verso gli Emirati Arabi Uniti (+12,4%), mentre si sono ridotte del 4,1% le esportazioni verso gli Stati Uniti.
Per quanto riguarda il distretto orafo di Vicenza, le esportazioni si sono attestate a 1,3 miliardi di euro, in crescita del 17,1%; un contributo importante a questo risultato arriva dalla già citata spinta di esportazioni verso la Turchia, ma si segnala una crescita delle vendite anche verso gli Emirati Arabi Uniti. Nonostante la contrazione, gli Stati Uniti si confermano come primo mercato di sbocco con un peso che passa dal 21,8% nel 2023 al 16% nel primo semestre 2024. Continua, inoltre, il buon andamento delle esportazioni verso la Romania che, dopo la crescita del 27,8% maturata nel 2023, registra un incremento del 19,7%.
D: In un contesto economico globale caratterizzato da inflazione, instabilità geopolitica e fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, quali sono le strategie adottate dalle aziende per affrontare queste sfide e mantenere la competitività?
R: Abbiamo già appurato nei mesi scorsi che di fronte a un contesto incerto quale quello attuale un appuntamento come Vicenzaoro, che riunisce tutta la community internazionale dell’oro e del gioiello, diventa ancora più importante: è fondamentale per gli imprenditori partecipare per avere una sintesi di quelli che saranno i principali driver dei prossimi mesi, incontrare buyer provenienti da 130 paesi e, quindi, avere l’opportunità di aprirsi verso nuovi mercati.
D: La sostenibilità sta diventando un tema centrale in tutti i settori economici, inclusa la gioielleria. In che modo Vicenzaoro promuove pratiche sostenibili tra i suoi espositori e quali sono le innovazioni più rilevanti che avete osservato nel settore in termini di tracciabilità e utilizzo di materiali etici?
R: Tra i padiglioni di Vicenzaoro il tema della sostenibilità trova da sempre ampio spazio nel palinsesto eventi, ad esempio con la fondamentale presenza di CIBJO (la Confederazione Mondiale della Gioielleria).
Ma non solo: all’interno di T-Gold i buyer hanno il meglio dell’innovazione tecnologica esistente oggi nel mondo dell’oreficeria, che permette di migliorare i processi produttivi nel rispetto dell’ambiente e dell’altissima qualità manifatturiera. I nuovi consumatori che si affacciano al mercato del gioiello, quindi le generazioni Millennium e Gen Z, sono assolutamente attente ad acquistare prodotti di brand che dimostrano di essere sostenibili nei loro processi produttivi: a Vicenzaoro i produttori racconteranno e mostreranno il loro impegno, presentando gioielli realizzati con processi produttivi virtuosi e nel rispetto delle persone e del territorio.
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