Virus Oropouche, è allarme in questi Paesi. Le regole per chi viaggia

Alessandro Nuzzo

19 Marzo 2025 - 22:05

C’è preoccupazione per l’aumento di casi di positività al virus Oropouche in questi paesi.

Virus Oropouche, è allarme in questi Paesi. Le regole per chi viaggia

Il virus Oropouche inizia a destare una certa preoccupazione dopo l’aumento di casi in alcuni paesi del Sud America e Caraibi. Il patogeno, isolato per la prima volta negli anni 50, in quest’ultimo periodo sta dando segni di riemersione causando un aumento dei casi in diverse nazioni tropicali tanto che il Canada ha emesso un avviso per tutelare la salute dei cittadini in viaggio segnalando quelle zone più a rischio e alcune norme di comportamento per limitare i rischi.

L’agenzia canadese ha scritto che da fine 2023 sono stati segnalati nuovi focolai di Oropouche in Bolivia, Brasile, Perù e Cuba, in cui erano coinvolti anche viaggiatori di rientro in Canada e negli Stati Uniti. Non solo perché un aumento dei casi si sta registrando anche in Colombia, Venezuela, Ecuador e alcune isole dei Caraibi, come Trinidad e Tobago. È fondamentale che i viaggiatori prima di mettersi in viaggio verso queste nazioni si informino sulla situazione consultando le raccomandazioni delle autorità sanitarie locali e internazionali.

Le autorità canadesi hanno sottolineato l’importanza di adottare misure di precauzione, specialmente per le donne in gravidanza, a causa dei rischi potenzialmente più elevati per il feto.

Virus Oropouche: sintomi e cura

Il virus Oropouche è un arbovirus veicolato principalmente dalle zanzare del genere Culex. Identificato per la prima volta nel 1955, ha causato numerose epidemie, soprattutto in Brasile, dove è la seconda malattia virale più diffusa dopo la Dengue. Dal 2019 al 2024, sono stati segnalati oltre 8.000 casi, con due decessi in Brasile.

Il periodo di incubazione è di 3-10 giorni con i sintomi che possono comparire da 7 a 14 giorni dopo la puntura infetta, rendendo difficile il riconoscimento tempestivo dell’infezione. I sintomi principali sono febbre, brividi, mal di testa, dolori muscolari, nausea, vomito e in alcuni casi manifestazioni più gravi. Può infatti attaccare il sistema nervoso centrale, causando meningite ed encefalite. Nel 15% dei casi, è stata segnalata una tendenza al sanguinamento anomalo. Aspetto insidioso è la falsa guarigione: dopo due giorni i sintomi scompaiono, ma poi ritornano con eruzioni cutanee e un malessere che può durare settimane.

In molti lo paragonano al virus Zika sopratutto per i rischi nelle donne incinte. Oropouche infatti potrebbe causare aborto spontaneo e microcefalia.

Al momento non esistono cure specifiche per curare i sintomi o vaccini per prevenire il contagio. Per alleviare i sintomi è raccomandato l’acetaminofene mentre i farmaci antinfiammatori non steroidei non sono indicati.

Le autorità sanitarie raccomandano di usare queste armi di prevenzione:

  • uso di repellenti per insetti contenenti Deet, una delle sostanze ritenute più efficaci nel tenere alla larga zanzare e moscerini;
  • scegliere alloggi dotati di zanzariere;
  • indossare indumenti a maniche lunghe;
  • evitare di stare all’aperto durante le ore di maggiore attività degli insetti, tipicamente all’alba e al tramonto.

Gli esperti consigliano anche di mantenere un buon stato di salute generale, poiché un sistema immunitario forte può aiutare a combattere le infezioni.

Iscriviti a Money.it