Vodafone avvia in Europa la fase test di una tecnologia che potrebbe fermare il dominio di Ericsson, Nokia e Huawei sul fronte apparecchiature tlc. I dettagli
Vodafone ha una strategia per combattere il dominio di Huawei, Ericsson e Nokia sul fronte apparecchiature tlc.
Il secondo più grande fornitore di rete mobile al mondo ha dichiarato in mattinata che avvierà il test delle reti Open Radio Access (OpenRAN) in Gran Bretagna, come parte di un più ampio sforzo di settore volto ad aumentare il numero di aziende che vendono apparecchiature per reti di telecomunicazioni.
OpenRAN, sviluppato nell’ambito del piano Telecom Infra Project (TIP), standardizza design e funzionalità dell’infrastruttura, degli alberi e delle antenne utilizzate dagli operatori di rete mobile.
Una simile tecnologia potrebbe incoraggiare tante start-up a sfidare gli storici colossi di settore come Ericsson, Nokia e Huawei e offrire una scelta più ampia sul fronte apparecchiature tlc.
Vodafone avvia il test delle reti Open Radio Access
Il numero di fornitori di apparecchiature è diminuito in maniera considerevole negli ultimi anni, lasciando gli operatori vincolati a poche realtà molto grandi.
Lo ha evidenziato la stessa Vodafone, in una nota pubblicata questa mattina, aggiungendo che un numero maggiore di fornitori garantirebbe flessibilità e innovazione a un comparto che ne ha bisogno:
“La fornitura globale di apparecchiature per reti di telecomunicazione si è concentrata tra una manciata di società; un’estensione dell’offerta e delle realtà di settore favorirebbe l’innovazione e migliorerebbe l’offerta”.
OpenRAN potrebbe modificare sensibilmente questo scenario, introducendo maggiore concorrenza e abbassando i prezzi per le società di telecomunicazioni, che stanno già affrontando il lancio della costosissima rete di quinta generazione: il 5G.
Standardizzando l’hardware, la tecnologia dovrebbe consentire ai nuovi fornitori di competere sul fronte software. Vodafone ha già implementato la cosiddetta OpenRAN nella Repubblica Democratica del Congo e in Mozambico, fornendo per il momento servizi in 2G, 3G e 4G , con il 5G possibile in futuro.
Uno dei principali fornitori di apparecchiature, il colosso cinese Huawei, è l’attuale bersaglio di una campagna degli Stati Uniti che mira a scoraggiare gli operatori di rete mobile dall’utilizzare le apparecchiature di quest’ultimo, per motivi di sicurezza nazionale.
Huawei replica che i suoi prodotti non rappresentano in nessun modo un rischio, ma alcuni Paesi hanno di fatto limitato l’uso delle apparecchiature e altri stanno prendendo in considerazione il problema, che ha inoltre comportato scelte difficili per gli operatori che lavorano al 5G.
Secondo Paul Triolo, di Eurasia Group, ci vorrà almeno un decennio per distribuire il 5G su base autonoma, mentre la tecnologia OpenRAN potrebbe nel frattempo estendersi fino a svolgere un ruolo fondamentale.
Anche per questo Vodafone ha già iniziato a lavorare con diversi nuovi fornitori che garantiscono la nuova tecnologia, tra cui le società statunitensi Parallel Wireless e Mavenir e Lime Microsystems, con sede nel Regno Unito.
Oltre 100 possibili località in tutto il Regno Unito sono state identificate per la fase test di OpenRAN secondo quanto specificato da un portavoce Vodafone alla CNN, un elenco che dev’essere però al più presto ridotto a 55.
Cos’è OpenRan?
OpenRan fa riferimento in primis a un nuovo modo di procedere alla costruzione di infrastrutture di rete, che rientra nell’ambito di Telecom Infra Project (TIP) e punta a garantire connessione ai territori meno «coperti».
OpenRan mira in particolare a ridurre i costi di fornitura, grazie alla standardizzazione di design e funzionalità di hardware e software, circostanza che avvicina molte più aziende alla possibilità di avvicinarsi al comparto infrastrutture tlc.
Al momento usata in Spagna e Turchia, la tecnologia vede Vodafone come compagnia portabandiera e garantisce procedimenti più snelli e più vantaggiosi per i consumatori, come specificato dallo stesso CEO della compagnia, Nick Read:
“OpenRan migliora l’economia della rete permettendoci di raggiungere più persone nelle comunità rurali e ciò sostiene il nostro obiettivo di costruire società digitali in cui nessuno è lasciato indietro”.
Malgrado in molti tra gli operatori stiano valutando piani che comprendono la nuova tecnologia, al momento è Vodafone a guidare la fase di sperimentazione.
La notizia ha un peso particolare per i leader di settore Huawei, Ericsson e Nokia,
vista l’apertura che una mossa simile potrebbe generare nel comparto e la possibilità di estendere notevolmente la lista di fornitori.
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