Trading, il volume come indicatore: cos’è e come funziona

David Pascucci

10/11/2022

Recentemente in molti stanno utilizzando il volume come indicatore. Vediamo insieme come funziona.

Trading, il volume come indicatore: cos’è e come funziona

Il trading prevede, soprattutto nella fase di analisi del mercato, l’utilizzo di strumenti che aiutano il trader a far sì che si delinei in modo più approfondito il movimento del mercato che prende in esame. In questo contesto l’utilizzo degli indicatori e degli oscillatori potrebbe risultare fondamentale per alcuni, soprattutto per coloro che hanno un approccio molto improntato sulla tecnica.

Oltre ai classici indicatori e oscillatori, quelli che solitamente troviamo di default all’interno di una piattaforma operativa, ci sono altri strumenti molto utili e che utilizzano un approccio “diverso” rispetto a quello classico. L’utilizzo del volume come indicatore è diventato relativamente famoso.

Si tratta di un indicatore che bisogna assolutamente utilizzare in alcune fasi dell’analisi e che potrebbe essere d’aiuto per chiarire meglio alcune fasi di mercato, soprattutto nell’individuazione di livelli target di movimento e che potrebbero fare successivamente da supporto o resistenza. In sostanza, il volume è uno strumento molto utile ma ha delle criticità che vengono a galla nel momento in cui lo si utilizza come strumento “principale”. Vediamo insieme quindi cosa è il volume, le sue criticità e il suo utilizzo.

Volume come indicatore: che cosa è?

Il volume indica la quantità scambiata all’interno di un arco temporale, o in alcuni casi, all’interno di alcune fasce di prezzo. Come possiamo già notare da quanto detto, il volume può essere utilizzato “verticalmente”, ossia vedendo delle barre verticali che fanno riferimento agli scambi che avvengono in un determinato time frame, oppure utilizzato “orizzontalmente”, vedendo delle barre orizzontali che indicano la quantità scambiata all’interno di una determinata fascia di prezzo. Interessante sottolineare il fatto che il volume non indica il numero di scambi, ossia il numero di transazioni eseguite, bensì indica le quantità scambiate.

Per fare un esempio, possiamo trovare all’interno di un arco temporale preciso un numero di transazioni pari a due. Fatto questo dobbiamo però sapere l’entità di queste due transazioni che potrebbe essere ben diverse tra loro. Bene, l’indicatore volume ci dice la quantità scambiata in queste due transazioni. Detto questo dobbiamo ovviamente identificare come vogliamo misurare gli scambi, ossia se misurare i volumi a livello temporale o a livello di prezzo. In questi due casi le informazioni che l’indicatore ci fornisce hanno una natura diversa tra loro ed è a discrezione del trader quale utilizzare per i suoi scopi. Vediamo insieme la differenza tra le due informazioni.

Volume temporale

Il volume utilizzato con barre verticale è l’indicatore di volume standard che troviamo sulla maggior parte delle piattaforme. Dato un time frame ci comunica le quantità scambiate per quel lasso temporale. Per fare un esempio, su un time frame a 5 minuti, l’indicatore volume ci dirà le quantità scambiate ogni 5 minuti, esiste una barra volume per ogni candela che troviamo sul grafico. Che informazione ci fornisce? Secondo le interpretazioni più “mainstream” possiamo affermare che ad alti volumi di scambio corrisponde un interesse più alto per quel determinato asset, mentre a bassi volumi corrisponde un interesse più basso.

Quando vediamo dei volumi in ribasso su un trend ribassista, allora probabilmente vorrà dire che il trend è in inversione e così, di conseguenza, se il trend è ribassista e i volumi sono in aumento il trend potrebbe proseguire. Ma c’è un senso logico in queste affermazioni? Assolutamente no, anzi, l’indicatore volume non da alcuna informazione circa la direzionalità di un asset ma ci dice solamente che si sono verificati più scambi in un determinato lasso temporale.

Volumi in acquisto e volumi in vendita

Sicuramente avrete sentito parlare anche di “volumi in acquisto” e “volumi in vendita”, esternazione che si riferisce al fatto che a un determinato numero di volumi corrisponde un aumento del prezzo o una discesa dello stesso. Questa terminologia è assolutamente fuorviante e non contribuisce assolutamente a stabilire se ci sono dei volumi in acquisto o in vendita nel momento in cui lo scambio preveda che a una quantità in acquisto corrisponda una quantità in vendita corrispondente. Questa convinzione che ci siano volumi in acquisto o volumi in vendita è assolutamente fuorviante a livello operativo, pertanto non è applicabile e potrebbe essere una teoria che complica l’analisi anziché migliorare la visione d’insieme.

Il volume-prezzo

Il volume-prezzo indica con delle barre orizzontali gli scambi avvenuti in determinate fasce di prezzo. Questo indicatore è particolarmente utilizzato soprattutto per individuare eventuali supporti e resistenze, o meglio, per confermare livelli importanti del mercato. A livello operativo potrebbe essere interessante utilizzare questo indicatore come conferma di determinati livelli identificati a priori tramite l’analisi tecnica classica.

In alcuni casi l’indicatore volume-prezzo viene sintetizzato con un altro indicatore che fa riferimento ai prezzi che è il Volume Profile, ossia un profilo volumetrico che troviamo direttamente su ogni candela di un grafico. Questo indicatore è molto utilizzato nel trading intraday, con strumenti principalmente quotati su mercati regolamentati dove si utilizzano i livelli identificati dal Volume Profile.

Criticità dell’indicatore volume

Il volume ci indica, come dice la parola stessa, il numero di quantità scambiate e null’altro. Non fornisce indicazioni effettivamente operative a differenza di altri indicatori e oscillatori. Ovviamente come indicatore è valido nel momento in cui viene contestualizzato allo scenario preso in esame. Per fare un esempio, l’indicatore volume-prezzo può essere utilizzato per confermare dei livelli ma non fornisce alcuna indicazione circa la direzionalità dei movimenti, pertanto quando si sente l’utilizzo dell’indicatore volume come determinante per stabilire l’andamento di un determinato strumento finanziario, dobbiamo porci dei dubbi circa la veridicità di quanto viene professato.

Quindi, al di là dell’indicatore volume, ogni strumento che aiuta il trader a valutare degli scenari deve essere utilizzato con cautela, ossia con cognizione di causa ed evitare di essere precipitosi nel voler trovare la soluzione a un problema che è a monte, identificabile nel processo di analisi precedente all’utilizzo degli indicatori e di ogni strumento di ausilio.

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