Mercati dominati dall’incertezza oscillano, con l’euforia tech di Wall Street e la Cina indebolita da scenari poco chiari. C’è molta attesa per Bce, inflazione Usa e Fed.
Mercati incerti e a diverse velocità oggi. Il rally tecnologico di Wall Street non ha spinto abbastanza il sentiment asiatico e i listini cinesi stanno chiudendo in rosso.
Nello specifico, i titoli azionari della Cina continentale sono rimasti sottotono e anche Hong Kong oscilla senza trovare slancio duraturo nel finale degli scambi di giornata. Il Nikkei ha chiuso positivo.
Nella notte negli Stati Uniti, tutti e tre i principali indici hanno guadagnato terreno grazie al rally tecnologico, con il Nasdaq Composite in testa ai guadagni, in rialzo dell′1,14%.
L’ S&P 500 ha guadagnato lo 0,67% e il Dow Jones Industrial Average lo 0,25%, aiutato dal rialzo delle azioni Walt Disney.
In attesa della riunione Bce in Europa e dell’inflazione Usa di domani, i mercati restano quindi dominati dall’incertezza, con performance altalenanti. Le vicende immobiliari cinesi sono in primo piano.
Mercati oscillano tra euforia tech e incertezza Cina per questi motivi
Troppa incertezza sul futuro economico della Cina e i listini scivolano in rosso, nonostante buone notizie sul fronte immobiliare.
Gli investitori in Cina, infatti, hanno tratto conforto dalla notizia che Country Garden, il più grande promotore immobiliare privato del paese, ha ottenuto l’approvazione dei creditori per estendere di tre anni i rimborsi di sei obbligazioni onshore. L’ottimismo, però, non ha sostenuto abbastanza le Borse asiatiche.
I mercati guardano ai dati sull’inflazione statunitense e alla riunione della Banca Centrale Europea di questa settimana per definire le aspettative sui tassi di interesse e l’umore generale.
Mercoledì, i trader si aspettano che i dati statunitensi mostrino un’inflazione core annualizzata scesa al 4,3% ad agosto, anche se il numero principale dovrebbe salire al 3,6%.
“Un dato inferiore alle attese potrebbe rallentare la crescita del dollaro Usa, mentre un dato più elevato potrebbe potenzialmente indebolire la propensione al rischio poiché rafforzerebbe le aspettative del mercato per ulteriori rialzi dei tassi, e questo potrebbe alimentare la forza del dollaro”, ha affermato lo stratega dell’OCBC Christopher Wong.
I mercati dei futures sui tassi di interesse scontano una probabilità del 45% circa di un altro rialzo dei tassi negli Stati Uniti entro la fine dell’anno.
Anche la propensione al rischio degli investitori sarà messa alla prova questa settimana, quando il progettista britannico di chip Arm Holdings si quoterà a New York con l’obiettivo di raccogliere quasi 5 miliardi di dollari.
Durante la notte, il dollaro più debole e il miglioramento di giudizio su Tesla da parte degli analisti di Morgan Stanley hanno aiutato i mercati azionari statunitensi a guadagnare. Tesla è cresciuta del 10%.
Attenzione, infine, alle dinamiche europee. L’euro ha toccato il massimo di una settimana contro il dollaro, anche se i movimenti sono stati attenuati, con gli investitori che hanno ridimensionato le posizioni lunghe sull’euro prima della riunione della Bce di giovedì. Il prezzo implica una probabilità del 56% circa che i politici lascino i tassi invariati.
“C’è la sensazione che la BCE abbia già finito per il ciclo. I recenti dati PMI suggeriscono che le prospettive di crescita potrebbero peggiorare e mettere l’euro a rischio di ulteriore ribasso. Ciò è tanto più amplificato dalle persistenti aspettative che la Fed rialzi ulteriormente”, hanno detto gli analisti di Maybank in una nota ai clienti.
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