Zte: il colosso delle tlc crolla in Borsa e arriva a perdere più del 40%. Cosa è accaduto al gigante?
Zte, il famoso colosso cinese delle telecomunicazioni, è crollato in Borsa bruciando circa 3 miliardi di dollari in pochissimi minuti di contrattazioni.
Il tonfo ha trovato ragion d’essere nella multa di 1,4 miliardi di dollari comminata dal governo degli Stati Uniti d’America e successivamente accettata dalla società cinese.
Secondo le autorità statunitensi Zte avrebbe intrattenuto illegalmente (dato l’embargo) rapporti commerciali con la Corea del Nord - con cui Washington si è incontrata soltanto ieri - e con l’Iran, colpito da una nuova ondata di sanzioni per mano di Donald Trump.
Tonfo Zte: la reazione del mercato
L’accettazione della multa ha avuto un impatto immediato sulla Borsa di Hong Kong dove il titolo è crollato bruciando 3 miliardi solo in avvio di sessione. I rossi a doppia cifra hanno stupito il mercato, mentre la quotazione ha perso oltre 40 punti percentuali.
Sulla Borsa cinese, invece, le azioni Zte hanno registrato una perdita del 10%, la massima possibile secondo la normativa finanziaria cinese.
Quale futuro per il colosso tlc?
Zte dovrà ora procedere al pagamento della somma alla quale andranno aggiunti altri 400 milioni di dollari da versare in un conto di garanzia negli USA. La società sostituirà l’intero consiglio di amministrazione, nonché il consiglio di amministrazione della controllata Zte Kangxun, e creerà un “comitato per la conformità” interno.
L’accordo USA-Zte ha fatto seguito un pesante ban imposto qualche tempo fa dalla stessa amministrazione statunitense che ha impedito alle aziende USA di fare affari e svolgere attività con la cinese. Il suddetto ban sarà cancellato soltanto nel momento in cui Zte procederà al pagamento della multa soddisfacendo tutte le condizioni dell’accordo stipulato.
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