1 maggio all’insegna dell’indecisione per un italiano su dieci. Le previsioni meteo non convincono e virano le scelte sugli agriturismi
Le previsioni meteo condizionano l’1 maggio degli italiani. Secondo quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixè, un italiano su dieci, ossia il 13%, è indeciso su come trascorrere la festa dei lavoratori a causa dell’incognita del maltempo.
Molti italiani quindi decideranno cosa fare solamente all’ultimo momento, visto che da tradizione l’1 maggio per molti è una giornata all’insegna dei picnic all’aria aperta e dei concerti.
Inoltre essendo di mercoledì, quest’anno il primo maggio cade nel mezzo della settimana. Un fattore che quindi non crea una combinazione favorevole per sfruttare il ponte.
A Pasqua e per il 25 aprile è successo invece il contrario. Non è un caso infatti se in quel periodo oltre 2 italiani su 3 rispetto, circa quindi il 70% sono andati in vacanza.
1 maggio, boom degli agriturismi
L’agriturismo è senza dubbio una delle mete preferite per l’1 maggio. Secondo Coldiretti, sono quasi 400 mila gli italiani e gli stranieri che hanno scelto per il di pranzare in un agriturismo.
Una scelta dettata da un motivo ben preciso: l’opportunità di trascorrere una giornata lontano dalle città senza rinunciare alla comodità e alla protezione in caso di maltempo
Come sottolinea Coldiretti, alla base del successo dell’agriturismo c’è la possibilità di mangiare i piatti della cultura popolare locale, realizzati grazie a prodotti coltivati proprio in azienda.
Oltre alla capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche uno dei fattori che ha influito sulla scelta dell’agriturismo è l’offerta di servizi innovativi per sportivi, ambientalisti e camperisti.
Secondo un’analisi Coldiretti su Istat, sono oltre 23 mila gli agriturismi presenti nella Penisola. Non è un caso infatti se negli ultimi dieci anni il settore è andato incontro a un vero e proprio boom.
Il numero delle aziende sono cresciute del 32%, i posti a tavola sono aumentati del 37%, i posti letto hanno avuto un incremento del 40% e le piazzole di sosta sono cresciute del 67%.
Ciò ha incrementato del 24% il valore economico del settore, che adesso si attesta a 1,36 miliardi di euro.
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