Per la Casa Bianca lo scoppio di una guerra tra Russia e Ucraina potrebbe provocare la morte di 50.000 civili e 35.000 soldati, creando al tempo stesso 5 milioni di profughi nel cuore dell’Europa.
Cosa potrebbe succedere nel caso di scoppio di una guerra tra Russia e Ucraina? Una domanda questa che si sono posti a Washington, visto che l’argomento da diverse settimane è pericolosamente di grande attualità.
Se nei giorni scorsi la Cia in un’aula del Congresso ha parlato di fake news che Mosca starebbe costruendo per giustificare una invasione, adesso La Repubblica ha riportato delle indiscrezioni pubblicate Oltreoceano da diversi autorevoli quotidiani su quale potrebbe essere l’impatto di una guerra del genere in termini di morti e profughi.
Il New York Times e il Washington Post hanno scritto di un rapporto che è stato illustrato al presidente Joe Biden dal segretario di Stato Antony Blinken e dai vertici dell’intelligence a stelle e strisce.
Si legge così che una invasione dell’Ucraina da parte della Russia “provocherebbe tra 25.000 e 50.000 morti civili; tra 5.000 e 25.000 soldati ucraini; tra 3.000 e 10.000 militari russi; tra uno e 5 milioni di rifugiati, soprattutto in Polonia”.
Uno scenario spaventoso anche se secondo il dossier una guerra totale tra i due Paesi sarebbe soltanto una delle diverse opzioni in campo, con Putin che si potrebbe limitare a degli attacchi di minor portata oppure al cercare di rovesciare l’attuale Governo di Kiev attraverso un colpo di stato.
Lo scenario di una guerra tra Russia e Ucraina
Per il rapporto finito sulla scrivania di Joe Biden una invasione totale dell’Ucraina da parte della Russia, che rappresenta lo scenario peggiore tra quelli ipotizzati, potrebbe provocare fino a quasi 100.000 morti tra militari e civili oltre a 5 milioni di profughi.
Appare difficile però fare una stima di quello che potrebbe essere l’impatto di una guerra del genere: se il conflitto dovesse coinvolgere anche la Nato e i Paesi limitrofi, vedi la Bielorussia, il bilancio potrebbe essere ben peggiore.
Nel dossier americano si legge anche che “Mosca ha posizionato il 70% delle forze di cui avrebbe bisogno per invadere l’intera Ucraina, ossia 83 battaglioni con oltre 110.000 soldati, rispetto ai 110 battaglioni e 150.000 uomini che Putin ritiene necessari a conquistare il Paese”.
Si parla così di una possibile operazione a “tenaglia” da parte dell’esercito russo, un po’ come accadde a Stalingrado nella Seconda Guerra Mondiale, con Mosca che potrebbe invadere l’Ucraina da più fronti grazie anche alla sponda dell’alleato bielorusso.
Ben definito sarebbe pure il periodo dell’attacco: metà febbraio, ovvero subito dopo la fine delle Olimpiadi invernali di Pechino attualmente in svolgimento.
Con la crisi del gas che veste i panni del convitato di pietra in questo braccio di ferro internazionale, la speranza è che anche questa volta le diplomazie possano avere la meglio: il rischio sarebbe quello della peggior guerra in Europa dai tempi del secondo conflitto mondiale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA