3 temi sotto i riflettori dei mercati

Violetta Silvestri

12/07/2024

I temi caldi per i mercati oggi sono almeno 3: dalle speculazioni sulle prossime mosse di Bce e Fed alle oscillazioni dello yen fino alla frenata dei titoli tech, cosa seccede in Borsa?

3 temi sotto i riflettori dei mercati

La settimana dei mercati si avvia al termine all’insegna di 3 temi caldi.

Gli investitori sono concentrati soprattutto sul rallentamento dell’inflazione statunitense, che ha innescato una rotazione fuori dalle Big Tech e dallo yen molto volatile.

Sotto i riflettori ci sono innanzitutto le aspettative sul primo taglio dei tassi Fed, alla luce del raffreddamento dei prezzi al consumo di giugno. Anche la Cina continua a suscitare interesse. I dati commerciali di venerdì sono stati contrastanti. Le esportazioni sono cresciute al ritmo più veloce in quindici mesi a giugno, mentre le importazioni si sono inaspettatamente ridotte a causa della debole domanda interna, indicando un ulteriore stimolo necessario da Pechino per sostenere la ripresa economica del Paese.

Il dollaro più debole, la sterlina vicina ai massimi e l’Eurozona in attesa di novità dalla riunione Bce della prossima settimana, le trimestrali sono altri temi caldi per i mercati. In focus, oggi, questi 3 fattori.

1. Banche centrali, quali aspettative?

L’inflazione statunitense si è raffreddata ampiamente a giugno.

I rendimenti dei titoli del Tesoro sono scesi, poiché i dati hanno rinnovato la fiducia che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse almeno due volte quest’anno. Il presidente della Fed di Chicago Austan Goolsbee ha affermato che gli ultimi dati CPI sono stati “eccellenti” fornendo la prova che stava aspettando per essere sicuro che la banca centrale sia sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo del 2%.

In Europa, un sondaggio di Bloomberg tra gli analisti ha rivelato che la Bce adotterà un approccio misurato per abbassare i tassi poiché i disordini politici aprono una serie di rischi per il ritorno dell’inflazione al 2%.

2. Big tech in frenata

Per quanto riguarda i mercati azionari, il raffreddamento dell’inflazione statunitense ha innescato una rotazione fuori dalle Big Tech. I titoli tecnologici sono scesi venerdì nelle contrattazioni asiatiche, riecheggiando i cali di Wall Street.

Gli investitori hanno abbandonato i cosiddetti titoli Magnificent 7 (Apple, Microsoft, Nvidia, Alphabet, Amazon.com, Meta Platforms e Tesla) più di quanto non facessero da oltre un anno. Il Nasdaq 100 è sceso del 2,2% giovedì. Tuttavia, Steve Eisman del Neuberger Berman Group prevede che la forza sproporzionata delle azioni tecnologiche megacap statunitensi “durerà per anni”, poiché l’intelligenza artificiale diventa più accessibile ai consumatori tramite dispositivi elettronici.

3. Turbolenze per lo yen

Lo yen ha vissuto una giornata contrastante. La valuta giapponese ha oscillato, lasciando i trader in tensione tra le speculazioni sul fatto che le autorità fossero intervenute con un supporto ufficiale.

La Banca del Giappone ha condotto i cosiddetti controlli dei tassi sul mercato valutario, un precursore di un possibile intervento, ha detto a Bloomberg News un trader con conoscenza diretta dell’evento. Il massimo funzionario valutario giapponese, Masato Kanda, giovedì sera ha dichiarato di non essere in grado di dire se la mossa fosse un intervento. Ha poi fatto seguito con dei commenti venerdì mattina, affermando che, dato il divario di rendimento tra Stati Uniti e Giappone, dietro le mosse c’era probabilmente della speculazione.

I media locali hanno attribuito la mossa a una serie di acquisti ufficiali da parte di Tokyo per sostenere una valuta che è giunta ai minimi degli ultimi 38 anni, anche se le autorità, come al solito, non hanno rilasciato dichiarazioni in merito all’eventuale intervento.

Il quotidiano Nikkei ha riferito che venerdì la BOJ ha effettuato controlli presso le banche sul tasso di cambio dell’euro rispetto allo yen, citando diverse fonti.

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