Mercati alle prese con diversi ostacoli: azioni in rosso e clima cupo oggi nelle Borse mondiali. Ci sono almeno 4 temi chiave da conoscere per iniziare la giornata.
I mercati oggi ripartono in un clima appesantito da preoccupazioni sull’andamento di tutte le principali economie mondiali.
Dagli Usa, dove i riflettori sono accesi soprattutto sulla Fed all’Europa, in bilico tra recessione, stagflazione e crisi energetica sempre in agguato, fino alla Cina dove la ripresa vacilla, gli investitori osservano uno scenario che si sta facendo cupo.
La giornata di oggi sui mercati è concentrata su almeno 4 temi chiave.
1. Azioni crollano, il dollaro vola
I titoli azionari asiatici sono crollati e stanno archiviando una seduta in profondo rosso. Si estende, quindi, il calo delle azioni globali dopo che nuovi segnali di pressioni inflazionistiche sostenute negli Stati Uniti hanno rafforzato la necessità di tassi di interesse elevati per un periodo più lungo.
Il dollaro Usa è rimasto vicino al suo punto più alto da metà marzo rispetto alle principali valute, e ha toccato un nuovo massimo degli ultimi 10 mesi per lo yen. I rendimenti dei titoli del Tesoro a lungo termine si sono attestati vicino ai massimi di due settimane, attorno al 4,3%.
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Le azioni di Wall Street sono state svendute dopo che i dati statunitensi hanno mostrato che il settore dei servizi ha inaspettatamente ripreso slancio ad agosto, suggerendo forze inflazionistiche ostinate.
In Cina, i dati sul commercio cinese pubblicati giovedì, anche se non così disastrosi come previsto dagli economisti, mostrano comunque un calo di quasi il 9% delle esportazioni e una diminuzione di oltre il 7% per le importazioni.
La Banca Popolare Cinese ha continuato il suo tentativo di sostenere lo yuan fissando nuovamente forti punti medi ufficiali per la valuta.
Nonostante questi sforzi, lo yuan continua a oscillare sul lato più debole del livello di 7,3 per dollaro attentamente osservato negli scambi offshore. È sceso al minimo dall’inizio di novembre a 7,3490 a metà del mese scorso, indebolito da un settore immobiliare in rapido deterioramento e dal rischio di ricadute sui mercati più ampi.
2. Incognita Federal Reserve
A seguito di una serie di rapporti più forti del previsto, dalla spesa dei consumatori agli investimenti residenziali, gli economisti hanno migliorato le loro previsioni sul Pil degli Stati Uniti. Ciò segna una netta inversione di tendenza rispetto a tre mesi fa – l’ultima volta che i politici hanno aggiornato i propri dati – quando l’opinione diffusa era che l’economia si sarebbe fermata nel trimestre attuale.
Tutto questo potrebbe essere sufficiente per spingere i funzionari della Fed a ridimensionare le loro stime per i tagli dei tassi nel 2024.
Negli ultimi mesi i trader hanno ridotto le scommesse sul grado di allentamento della Fed il prossimo anno, a circa 100 punti base dagli oltre 150 punti base iniziali.
“Il rapporto ISM Services Sector sottolinea la resilienza della maggior parte dell’economia”, ha affermato Quincy Krosby, capo stratega globale di LPL Financial, che ha sottolineato i prezzi più alti mostrati nei dati. “Questa non è certamente una buona notizia per una Fed dipendente dai dati”.
Il presidente della Fed Bank di Boston, Susan Collins, ha affermato che i politici dovranno essere pazienti mentre valutano i dati economici per capire i prossimi passi e che potrebbe essere ancora necessario un ulteriore inasprimento. Nel frattempo, l’ex capo della Fed Bank di St. Louis, James Bullard, ha osservato che i funzionari dovrebbero continuare a prevedere un ulteriore aumento quest’anno quando aggiorneranno le loro proiezioni alla fine di questo mese.
3. Cina contro Apple?
La Cina prevede di estendere il divieto sull’uso degli iPhone nei dipartimenti sensibili di agenzie sostenute dal governo e di società statali.
Diverse agenzie avrebbero iniziato a istruire il personale sul divieto dell’uso dei propri iPhone al lavoro, hanno detto persone a conoscenza della questione, affermando un precedente rapporto del Wall Street Journal.
Pechino intende anche estendere tale restrizione a una serie di imprese statali e ad altre organizzazioni controllate dal governo, secondo indiscrezioni. Se Pechino andrà avanti, il blocco senza precedenti sarà il culmine di uno sforzo durato anni per sradicare l’uso della tecnologia straniera in ambienti sensibili.
4. Europa e Bce in difficoltà
L’Europa prosegue nel suo cammino di ripresa molto complesso e pieno di insidie.
Il primo ostacolo dovrà superarlo la Bce nella decisione e nella spiegazione di tale scelta il prossimo 14 settembre. Le voci dei membri dell’Eurotower sono piuttosto discordanti sul da farsi, considerando che l’inflazione è ben al di sopra del 2%, ma la crescita economica vacilla.
Gli analisti vedono il vecchio continente in stagflazione e la recessione non è esclusa. La Germania, motore dell’economia europea, continua a collezionare risultati negativi, come il tonfo degli ordinativi alle fabbriche di ieri e la produzione industriale anocra negativa di oggi.
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