La finanza globale alle prese con eventi, dati, incontri di spicco a livello internazionale, in grado di influenzare l’andamento dei mercati. Cosa sta succedendo? La risposta in 4 punti.
I mercati hanno iniziato la giornata con gli indici asiatici in rialzo.
La finanza globale continua a essere focalizzata su una serie di eventi e dati strategici per gli investitori, quali le previsioni sulle banche centrali, i movimenti dei tassi di inflazione in Europa e negli Usa, la crescita della Cina, l’evoluzione delle due guerre in corso.
In questa cornice, le azioni asiatiche hanno guadagnato, guidate dal Giappone, dopo che gli indici statunitensi hanno raggiunto livelli record sulla scia dei dati in linea sull’inflazione. L’Europa è attesa in aumento. In 4 punti, ecco cosa osservare oggi per orientarsi nella finanza globale e nei mercati.
1. Attività manifatturiera in Asia
Le principali economie manifatturiere asiatiche hanno faticato a uscire dal declino di febbraio, con il Giappone particolarmente colpito da un calo più marcato della domanda, mentre una ripresa disomogenea in Cina ha oscurato alcuni segnali di miglioramento in altre parti della regione.
Una serie di sondaggi aziendali appena pubblicati hanno evidenziato prestazioni discontinue in tutta l’Asia, con l’indice dei responsabili degli acquisti manifatturieri del Giappone (PMI) che mostra che l’attività industriale è in calo al ritmo più rapido in più di tre anni.
Dalla Cina sono giunti segnali più contrastanti, con il PMI ufficiale del governo che mostra che l’attività industriale continua a diminuire, in contrasto con una leggera ripresa osservata nel PMI Caixin del settore privato.
2. Euforia Wall Street
Nella notte negli Usa, il Nasdaq Composite ha registrato il suo primo record di chiusura da novembre 2021, con il rialzo dei titoli tecnologici e di chip.
L’indice ad alto contenuto tecnologico ha chiuso al massimo storico a 16.091,92. L’indice S&P 500
anch’esso ha archiviato con un record, in rialzo dello 0,52%. Il Dow Jones è salito dello 0,12%.
I dati della notte hanno mostrato che l’inflazione statunitense è aumentata in linea con le aspettative a gennaio, secondo un indicatore chiave utilizzato dalla Federal Reserve. Il tanto atteso dato sull’inflazione statunitense ha fornito poche sorprese agli investitori e ha contribuito a spingere al ribasso i rendimenti dei titoli del Tesoro Usa. Nel dettaglio, l’indice dei prezzi PCE ha registrato il più piccolo aumento annuo in quasi tre anni, mantenendo sul tavolo la possibilità di un taglio del tasso di interesse da parte della Fed a giugno.
3. Stallo G20
Le divisioni sui conflitti a Gaza e in Ucraina hanno impedito ai capi delle finanze del Gruppo dei 20 di emettere un comunicato conclusivo dopo i loro incontri a San Paolo.
Il ministro delle Finanze brasiliano Fernando Haddad ha detto ai giornalisti che i partiti non sono riusciti a mettersi d’accordo sulla geopolitica e che, in qualità di Paese ospitante, il suo governo avrebbe invece rilasciato quella che è nota come dichiarazione del presidente. Gli incontri si sono conclusi giovedì 29 febbraio. La dichiarazione, rilasciata pochi minuti dopo i commenti di Haddad, fa riferimento a “guerre e crescenti conflitti” senza identificarli, così come alla “frammentazione geoeconomica”. Questo è l’ennesimo segnale di un mondo diviso e in rivalità.
4. Piano Biden per l’Ucraina
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden vuole che le nazioni del G7 facciano progressi sui piani per attingere ai beni sovrani russi congelati per aiutare a sostenere l’Ucraina prima che i leader si incontreranno a giugno, secondo indiscrezioni raccolte da Bloomberg.
I funzionari del G7 hanno discusso le opzioni per utilizzare i 280 miliardi di dollari di beni immobilizzati della Banca centrale russa, incluso l’utilizzo del denaro come garanzia per aumentare il debito o emettere garanzie contro i fondi congelati.
Sale la tensione sulle risorse per il supporto militare e di difesa all’Ucraina, in un contesto in cui gli Usa sono più riluttanti ad aumentare il budget e l’Ue non ha un bilancio comune al riguardo. Mentre Putin, minaccia di nuovo l’Occidente.
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