730/2024, che succede se cambia il sostituto d’imposta prima del rimborso?

Patrizia Del Pidio

17 Giugno 2024 - 12:43

Può essere un problema cambiare sostituto di imposta dopo l’invio del 730/2024, ma prima della liquidazione del rimborso?

730/2024, che succede se cambia il sostituto d’imposta prima del rimborso?

Nella compilazione del 730/2024 un particolare a cui è necessario prestare la dovuta attenzione è l’indicazione del sostituto di imposta che si occuperà del conguaglio fiscale. Cosa succede se il sostituto di imposta cambia prima del rimborso, ma dopo l’invio del 730/2024? Si rischia di perdere le somme spettanti se si cambia lavoro o si va in pensione?

Il cambio del sostituto di imposta nei mesi della presentazione della dichiarazione dei redditi può mettere di fronte a due scenari:

  • cambio del sostituto dopo l’invio del 730 (nel quale è stato indicato, quindi, il vecchio sostituto di imposta);
  • cambio che avviene a cavallo della presentazione della dichiarazione dei redditi.

Che problemi potrebbero presentarsi al contribuente in questi casi e come fare a essere certi di ricevere l’eventuale rimborso spettante? Vediamo come comportarsi.

Chi è il sostituto d’imposta?

Il sostituto di imposta è il soggetto pubblico o privato il cui compito è quello di sostituirsi al contribuente nei rapporti con l’amministrazione finanziaria. Nel caso dei lavoratori dipendenti, solitamente, il sostituto di imposta è il datore di lavoro. Nel caso di pensionati solitamente è l’ente previdenziale che eroga la pensione (per la maggior parte dei pensionati, quindi, l’Inps).

Nel lavoro domestico, invece, pur essendoci un rapporto di lavoro dipendente, il datore di lavoro non funge anche da sostituto di imposta ed è il lavoratore stesso a dover regolare la propria situazione tributaria con l’amministrazione.

Il ruolo che gioca il sostituto di imposta nel processo della presentazione del modello 730 è fondamentale visto che deve effettuare gli obblighi fiscali per conto di un soggetto diverso, ovvero un proprio dipendente.

L’indicare il sostituto di imposta è richiesto solo qualora si presenti la dichiarazione con il modello 730, poiché qualora si scelga di presentarla con il modello Redditi Pf è direttamente il contribuente a dover effettuare i suoi obblighi fiscali o pagando con modello F24 o, in caso di credito, ricevendo rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Sostituto di imposta che cambia dopo la presentazione del modello 730/2024

La cosa che va assolutamente ricordata e tenuta presente quando si presenta il modello 730/2024 è che il sostituto di imposta che si indica deve essere quello che al momento dell’invio è effettivamente il proprio sostituto di imposta. Anche se si sa già in anticipo che potrebbe cambiare dopo l’invio della dichiarazione.

Se il sostituto di imposta cambia dopo l’invio della dichiarazione, infatti, basterà presentare un modello 730 integrativo di tipo 2 con il quale si comunica all’amministrazione tributaria il nuovo sostituto di imposta che si occuperà dell’espletamento degli obblighi fiscali. Senza bisogno di cambiare dichiarazione ma integrando quella presentata solo con il nuovo sostituto di imposta.

Questo tipo di 730 integrativo non può essere presentato, invece, se è già stato presentato il modello senza sostituto di imposta o se è già stato presentato un integrativo barrando il codice 1 o 3.

E’ essenziale in questo caso che il sostituto d’imposta indicato precedentemente sulla dichiarazione dei redditi proceda con una comunicazione di diniego all’Agenzia delle Entrate. Se non effettua il diniego il sostituto d’imposta indicato sarà tenuto a effettuare il conguaglio fiscale anche se il contribuente non è più suo dipendente.

Sostituto di imposta che cambia prima del rimborso, cosa fare?

Può capitare che un dipendente presenti la dichiarazione dei redditi a giugno o luglio, pur sapendo che a settembre avrà accesso alla pensione e che il suo sostituto di imposta, quindi, cambierà durante o prima del rimborso. Come ci si deve comportare in questo caso? Quale sostituto d’imposta va indicato?

Il discorso che vale è sempre quello citato in precedenza. Il sostituto d’imposta da indicare è sempre quello che si ha al momento della presentazione della dichiarazione. Non si può scegliere di inserire, a luglio, come sostituto d’imposta l’Inps se l’ente diventerà sostituto d’imposta solo a settembre. Le scelte in questo caso sono due:

  • presentare la dichiarazione direttamente dopo il pensionamento indicando l’Inps come sostituto di imposta;
  • presentare subito la dichiarazione indicando il datore di lavoro come sostituto di imposta e, poi, presentare 730 integrativo a settembre per comunicare il nuovo sostituto di imposta (Inps).

Presentazione del 730 senza sostituto di imposta

Da quest’anno ogni contribuente può scegliere di presentare il 730 senza sostituto di imposta (fino allo scorso anno questa scelta poteva essere effettuata solo da chi era senza sostituto). Questa scelta permette di ricevere l’eventuale rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate entro fine anno e di versare le imposte dovute con F24 entro le date previste.

Se si ha il dubbio che il sostituto di imposta possa cambiare, quindi, una scelta che non comporta l’invio del 730 integrativo di tipo 2, potrebbe essere anche quella di indicare sul frontespizio della dichiarazione che si sceglie di presentarla senza sostituto di imposta.

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