I redditi dei manager che lavorano in società partecipate dallo Stato o in enti pubblici: la classifica
I redditi dei manager pubblici, coloro che lavorano per società partecipate o in veri e propri enti statali, sotto la lente.
Come ha fatto notare un’interessante indagine di Repubblica, la Presidenza del Consiglio custodisce oggi i 740 di tutti quei dirigenti e professionisti che lavorano in questa realtà.
Proprio perché operanti in enti totalmente pubblici o in aziende di cui lo Stato detiene più del 50%, i citati manager hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi al Quirinale. È la legge 441 del 1982 a specificare quali cariche debbano essere sottoposte a questo tipo di controllo ed è proprio essa ad aver escluso realtà importanti del territorio italiano, tra cui ENI.
Redditi manager pubblici: i più e meno ricchi
La classifica dei redditi dei manager pubblici ha immediatamente evidenziato una forbice piuttosto ampia tra le dichiarazioni più corpose e quelle dei professionisti che si sono limitati a dichiarare uno, o addirittura zero euro.
Come ha specificato il quotidiano, i dati seguenti possono altresì comprendere i compensi ricevuti dalla casse pubbliche, se previsti, ma forniscono un quadro sulle entrate complessive (compresi i beni personali o attività private) vantate dai nomi illustri della classifica. Le cariche seguenti sono quelle riferite al momento della dichiarazione dei redditi.
740 dei manager pubblici: la classifica dell’anno imposta 2017 |
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- Ambrosini Stefano (Presidente Finpiemonte): €3.991.686
- Starace Francesco (Direttore generale Enel): €3.373.719
- Tesauro Claudio (Presidente Invitalia): €2.721.922
- Arato Marco (Presidente Aeroporto Genova): €1.841.190
- Malagò Giovanni (Presidente Coni): €1.052.855
- De Gennaro Giovanni (Presidente Leonardo): €1.020.476
- Ghezzi Gioia Maria (Presidente FS): €1.020.370
- Griego Maria Patrizia (Presidente Enel): €881.903
- Tononi Massimo (Presidente Cassa Depositi e Prestiti): €855,432
- Giol Giovanni (Presidente Conservatorio Venezia): €817.712
- Riello Giuseppe (Amministratore delegato Aerogest): €783.963
- Visco Ignazio (Governatore Bankitalia): €743.952
- Bassilichi Leonardo (Presidente Firenze Fiera): €676.116
- Michetti Alessandro (Ad Bergamo Fiera Nuova): €622.616
- Scarpa Carlo (Presidente Brescia Mobilità): €593.913
- Rossi Salvatore (Direttore generale Banca d’Italia): €90.890
- Vegas Giuseppe (Presidente Consob): €569.474
- Rocca Genesio (Presidente Aspiin): €567.278
- Galizzi Ercole (Vice presidente Aeroporto Bergamo): €541.847
- Pazzali Enrico (Ad Eur Spa): €566.763
- Costamagna Claudio (Presidente CDP): €522,644
Come ha fatto notare il quotidiano citato, dall’analisi dei 740 dei manager pubblici sono emerse diverse curiosità, come ad esempio quelle legate alle dichiarazioni dei redditi “meno corpose”.
Il riferimento è a un manager di GAL Oglio Po Terre D’acqua che ha dichiarato un euro, o ancora a quel manager dell’aeroporto di Genova che ne ha dichiarati zero. In lista, infine, anche persone dal cui 740 è emerso un credito, ossia un reddito in negativo di oltre 7 mila euro.
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