Abolizione ticket sanitario: il Governo ci ripensa?

Rosaria Vincelli

25/02/2016

Abolito il ticket sanitario per 203 prestazioni mediche con il Decreto Appropriatezza, ma a pochi giorni di distanza è già caos. Il Governo ci ripensa? Cosa accadrà?

Abolizione ticket sanitario: il Governo ci ripensa?

Il Decreto Appropriatezza dispone l’abolizione del ticket sanitario, ossia della cosiddetta “ricetta rossa”, per 203 prestazioni mediche e sin dall’inizio la manovra aveva generato malcontento, ma adesso i disagi si fanno sentire concretamente ed è per questo che si prospetta un dietrofront.
Il Decreto Appropriatezza, anche noto come Dm Lorenzin, dal nome del Ministro della Salute Lorenzin che fortemente l’ha voluto, oggi potrebbe essere soggetto a revisioni.
Cosa ha generato il caos? Che provvedimenti prenderà il Governo?

Abolizione ticket sanitario: prestazioni escluse e caos prescrizioni

Il Decreto Approriatezza dispone l’abolizione del ticket sanitario su 203 prestazioni mediche e se, ad una prima occhiata si pensa che riguardino esami e terapie poco utilizzata, a ben vedere il Decreto colpisce principalmente analisi abbastanza comuni: test del colesterolo, esami allergologici, mammografia, etc.

Ricordiamo che la prescrizione mediante ticket sanitario di questo tipo di analisi non è preclusa a tutti, ma bisogna dimostrare di avere una patologia per cui si è soggetti a rischio ed è quindi necessario sottoporsi a controlli.

Insomma il ticket sanitario va “giustificato” in ragione del proprio quadro clinico, ma anche in questi casi un cambiamenti c’è stato: un costo maggiore per i pazienti.

Infatti, il Decreto Appropriatezza impone un limite più stringente al numero di analisi che possono essere inserite con un’unica ricetta rossa e di conseguenza il paziente sarà tenuto a pagare il costo di più ricette (10 euro per ciascuna ricetta).

Tutto questo, ovviamente, ha forti ripercussioni sulle prescrizioni poiché i medici stessi, preoccupati delle sanzioni a loro carico in caso di inadeguata prescrizione, sono più restii a concederla.

Ma a parte la paura per le sanzioni, il problema è più radicato poiché questo tipo di disposizione, netta sul taglio alle 203 prescrizioni, ma poco chiara sull’appropriatezza della loro erogabilità, genera il caos.

Inoltre, manca tutta una serie di adeguamenti ed aggiornamenti che consentirebbe agli operatori sanitari di lavorare in modo più efficiente: adeguamenti per la ricetta elettronica, indicazioni per l’applicazione della norma, aggiornamenti software.

Abolizione ticket sanitario: il Governo ci ripensa?

La situazione che si è venuta a creare, sia per quanto attiene alle 203 prestazioni mediche escluse dal ticket sanitario che sulle modalità di erogazione delle prestazioni, non è di facile risoluzione, ma un provvedimento deve essere preso.

Intanto, un passo per andare incontro ai medici è stato fatto. Sono state annullate le sanzioni per i medici in caso di prescrizioni che non rispettano il criterio dell’adeguatezza, seppure si sia d’accordo sul fatto che è necessario ridurre gli sprechi.

Secondo i medici, infatti, i criteri di erogabilità delle prescrizioni risultano troppo rigidi e soprattutto eccessivamente complessa la procedura per richiederla.

In ragione di questo il Governo dovrebbe provvedere a modificare alcune disposizioni del Decreto ed il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha già dichiarato che inizieranno a breve i lavori per l’emanazione di una circolare applicativa, al fine di rimediare alle difficoltà tecniche nella prescrizione delle ricette.

Con molta probabilità si renderà necessaria l’emanazione di un atto avente forza di legge che indichi i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Dpcm Lea).

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