L’accordo sulla Brexit a rischio a causa del coronavirus?
L’accordo sulla Brexit è tornato ad attirare l’attenzione dell’intera Unione europea, nel bel mezzo dell’emergenza coronavirus.
La pandemia ha avuto un impatto globale devastante e ha imposto nuove considerazioni sul futuro dei rapporti tra Londra e Bruxelles.
Le discussioni in merito sono aumentate nel momento in cui, alcuni personaggi chiave dei negoziati hanno ammesso di aver contratto il coronavirus. Non per ultimo Boris Johnson, che è stato addirittura ricoverato in terapia intensiva. Da qui la domanda: l’accordo sulla Brexit è a rischio? Le rassicurazioni di Londra non sono servite a placare le speculazioni.
Accordo Brexit a rischio con coronavirus? Salgono i contagi
Finalmente, dopo oltre 3 anni di negoziati insoddisfacenti, il 31 gennaio scorso il Regno Unito ha lasciato l’Unione europea, aprendo così le porte a un periodo di transizione che permetterà (entro e non oltre fine 2020) di trovare un’intesa commerciale.
Ora, vista l’esplosione del coronavirus e vista la situazione internazionale, sono in molti a chiedersi se, questi termini riusciranno ad essere rispettati o meno.
Per Amanda Sloat della Brookings Institution, appare difficile al momento immaginare un accordo Brexit di larga scala messo a punto da UK e UE entro fine anno.
D’altronde, il 19 marzo scorso il capo negoziatore europeo Michel Barnier ha annunciato di aver contratto il coronavirus, mentre il suo collega britannico David Frost ha iniziato a mostrare alcuni sintomi e ha scelto di mettersi in auto-isolamento. La diagnosi è stata poi confermata ma a quanto pare l’uomo sarebbe già guarito. Boris Johnson, invece, è stato ricoverato in terapia intensiva soltanto ieri, visto il peggioramento delle sue condizioni di salute.
Per Sloat, in molti si sono detti scettici sul raggiungimento dell’intesa entro novembre a prescindere dal coronavirus.
Da Londra, però, sono giunte puntuali le rassicurazioni di Downing Street, secondo cui il governo continuerà a portare avanti i negoziati anche durante l’emergenza, con l’obiettivo di chiudere la questione entro i termini prestabiliti.
Senza un accordo sulla Brexit, il Regno Unito lascerà il mercato unico e dovrà aderire alle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.
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