Ottime notizie per il Made in Italy. L’accordo tra il fondo sovrano russo e Cassa Depositi e Prestiti può essere il primo passo per combattere la diffusione sul mercato russo dei falsi prodotti agroalimentari italiani
La visita di ieri del Presidente russo Vladimir Putin in Italia ha portato i suoi frutti. Grazie all’accordo stipulato tra Cassa Depositi e Prestiti e il fondo sovrano russo Rdif, l’export del Made in Italy in Russia potrebbe subire una nuova crescita.
Nonostante l’embargo imposto a partire dal 2013 dalla Russia su una serie di prodotti italiani, i marchi «Made in Italy» sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni.
Tuttavia va segnalato che in Russia esiste ancora un annoso problema per l’economia italiana e con più precisione per l’export agroalimentari: la diffusione sul mercato dei falsi prodotti Made in Italy.
Uno degli obiettivi: combattere il falso Made in Italy
Come rivelato da Coldiretti, le perdite delle mancate esportazioni non sono le uniche che l’embargo russo ha causato al Made in Italy. Oltre ad esse infatti vanno sommate quelle dovute al danno di immagine provocato dalla diffusione nel mercato di prodotti di imitazione.
Nei supermercati russi si possono per esempio trovare fantasiosi surrogati locali che hanno preso il posto dei cibi italiani originali, dalla mozzarella “Casa Italia”, dall’insalata “Buona Italia” alla Robiola Unagrande, dalla mortadella Milano al parmesan, dalla scamorza al mascarpone.
Come evidenzia Coldiretti, a potenziare la produzione del falso Made in Italy non è stata però solo l’industria russa, ma anche molti Paesi che non sono stati colpiti dall’embargo come la Svizzera, la Bielorussia, l’Argentina o il Brasile che hanno aumentato le esportazioni dei cibi italiani taroccati nel Paese di Putin.
In questo modo, la ristorazione italiana in Russia rischia di essere frenata per la mancanza degli ingredienti principali. In alcuni casi i piatti sono spariti dai menu mentre, in altri, sono stati sostituiti da tarocchi locali o esteri, senza però nella maggior parte dei ristoranti una chiara indicazione nei menu.
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