I colloqui tra Russia e Ucraina potrebbero aver portato finalmente a una bozza di accordo di pace. Ecco cosa sappiamo.
Esiste un accordo di pace tra Ucraina e Russia, ma al momento è solo una bozza. A renderlo noto è il quotidiano di economica e finanzia britannico Financial Times. Le fonti del quotidiano hanno riportato l’esistenza di una quindicina di punti sui quali accordarsi.
I 15 punti includono il ritiro delle truppe russe dalle zone invase a partire dal 24 febbraio, la neutralità del Paese nei confronti della Nato e la promessa di non ospitare basi e armi straniere in cambio di protezione.
Sono però già emersi diversi punti critici, gli stessi che avevano bloccato i colloqui sull’accordo lo scorso lunedì. Si tratta delle garanzie occidentali per la sicurezza ucraina e le zone annesse dal 2014, quali Crimea e Donbass.
Esiste una bozza di accordo di pace tra Ucraina e Russia
Lunedì 14, alla ripresa dei colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina, i primi segni di un possibile accordo c’erano già stati. I limiti nella discussione sono però sempre gli stessi. Mentre i due Paesi si incontrano, il fuoco russo ha continuato a cadere sul suolo ucraino, causando ulteriori vittime civili.
La notizia di un dialogo sull’accordo è arrivata attraverso le fonti del quotidiano Financial Times. Queste concordano sulla possibilità di un punto (15 in realtà) di accordo tra i due Paesi.
Nella bozza dell’accordo, come in ogni altro accordo di pace, dovrebbe essere presente un ritiro completo delle truppe russe su tutto il territorio ucraino fino a questo momento invaso od occupato.
Cosa contiene la bozza dell’accordo di pace
L’accordo - o almeno la sua bozza - dovrebbe contenere 15 punti. 15 punti che servono a mettere fine a una guerra d’invasione che sta andando fin troppo per le lunghe per i piani russi. La fine degli scontri però favorirebbe principalmente il popolo ucraino, ormai in fuga o in combattimento da quasi un mese.
Non si conosce punto per punto la bozza, le fonti del quotidiano britannico ne hanno riportato solamente il senso generale. Per esempio la rinuncia da parte dell’Ucraina della volontà di ingresso nella Nato.
Gli altri punti fanno riferimento alla possibilità di non ospitare basi militari stranieri o armi in cambio di protezione degli alleati, come per esempio Stati Uniti, Regno Unito e Turchia.
I punti critici dell’accordo tra Russia e Ucraina
Come in ogni accordo, di pace o meno, ci sono dei punti critici, cioè quelli sui quali si potrebbero arenare i colloqui. Tra gli ostacoli le possibili garanzie occidentali per la sicurezza dell’ucraina, ma anche i territori già conquistati dalla Russia.
Si tratta di Crimea (2014) e Donbass. La Russia ha già messo le mani su questi territori e nell’accordo potrebbe essere presente il riconoscimento dell’Ucraina dell’annessione della Crimea e dell’indipendenza delle regioni autonome orientali del Donbass.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che la neutralità dell’Ucraina potrebbe essere basata sullo stesso principio della neutralità dell’Austria o della Svezia. Non un riconoscimento internazionale, basato su accordi, ma sulla base stessa della Costituzione, come nei due Paesi sopra citati.
Infine, un altro punto, è la lingua russa. L’accordo potrebbe vedere una disposizione di diritti speciali sulla lingua russa in Ucraina. In Ucraina la lingua ufficiale è quella ucraina, anche se molti sono i parlanti russi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA