Acutil donna, richiamo precauzionale: perché e possibili rischi per la salute

Giorgia Bonamoneta

14 Dicembre 2021 - 20:16

Richiamo precauzionale per Acutil donna, dell’azienda Angelini. Ci sono rischi per la salute? Ecco i motivi del ritiro e cosa fare se si possiede uno dei lotti incriminati.

Acutil donna, richiamo precauzionale: perché e possibili rischi per la salute

Ogni tanto succede che qualche lotto alimentare viene ritirato dai supermercati a causa della presenza di sostante nocive per la salute dei consumatori. È quanto accaduto ad alcuni lotti di Acutil donna, un integratore prodotto da Angelini.

Non è il primo richiamo per un integratore, pochi mesi fa era accaduto a Polase. La stessa azienda aveva dato l’allarme per la presunta presenza di tracce di ossido di etilene oltre i limiti considerati pericolosi.

Per Acutil donna è stato diramato un richiamo precauzionale, anche in questo caso è la presenza di etilene a preoccupare. Quali sono i rischi per la salute e cosa fare se si possiede un lotto incriminato?

Acutil donna: quali sono i lotti ritirati e perché

Non è la prima volta che una partita di prodotto viene ritirata per la presenza di ossido di etilene, anche se in Europa l’uso di questo è molto limitato. In larga parte viene sfruttato per eliminare muffe e batteri, ma la pericolosità della produzione ha fatto in modo di limitarne l’utilizzo.

Proprio per la bassa tolleranza della sua presenza sul territorio europeo, non appena si sospetta la sua presenza un prodotto viene ritirato. È il caso del richiamo precauzionale per l’integratore Acutil Donna. Il motivo del richiamo è:

Richiamo precauzionale in seguito alla presunta presenza di ossido di etilene all’interno di un ingrediente utilizzato nei lotti di prodotto sopra riportati.

Nello specifico i lotti richiamati e per i quali fare attenzione sono quelli che prevedono la confezione da 20 compressa da un grammo e sono:

  • T164 con la data di scadenza 06/2022;
  • MT549 con scadenza 08/2022;
  • VT238 con scadenza 01/2023;
  • M10146 con scadenza 09/2023;
  • M10147 con scadenza 09/2023.
Richiamo prodotto
Informazioni relative ai lotti ritirati

Acutil donna rischioso per la salute: cosa fare

L’ossido di etilene è tossico, in particolare se viene inalato o assunto per un lungo periodo di tempo. Il tasso di tossicità per via aerea equivale a 3.8 3.8 mg/l per gli uomini e 3.0 mg/l per le donne. Ma è l’assunzione che interessa il caso dell’integratore.

Secondo gli studi l’assunzione prolungata per via orale può essere rischiosa per l’essere umano e provocare alterazioni genetiche ereditarie, infertilità o, secondo alcuni esperimenti condotti su animali, cancro allo stomaco.

Ma quindi cosa fare? Se si possiede una confezione di Acutil donna si può controllare il numero del lotto e la data di scadenza. Se si scopre di essere in possesso di uno dei lotti, oltre a interrompere l’assunzione, Angelini consiglia di restituire la confezione al punto vendita.

Inoltre, per ottenere ulteriori informazioni, l’azienda si è resa disponibile tramite i seguenti contatti:

  • al seguente numero 071.809809
  • scrivendo all’email R3@angelini.it.

Cos’è l’ossido di etilene presente in Acutil donna?

L’allerta ossido di etilene nei cibi è iniziata tra agosto e settembre 2020, quando il Belgio ha avvisato della presenza di ossido di etilene nei semi di sesamo provenienti dall’India. Dallo scorso anno si sono verificati diversi richiami di prodotti, come nel caso citato in apertura di Polase o dei lotti di gelato marcati Nuii e Milka.

Ma cos’è l’ossido di etilene? L’ossido di etilene (o ossirano) è un composto organico semplice che si ottiene per ossidazione dell’etilene, ovvero il più semplice degli alcheni (idrocarburi). Si presenta in forma liquida e bolle a temperatura bassa, motivo per il quale si trova facilmente in forma gassosa.

Ha proprietà disinfettanti e per questo viene utilizzato in molti ambiti, come nella sterilizzazione degli strumenti chirurgici, dei biberon o per proteggere silos e magazzini alimentari da contaminazione di muffe e batteri vari.

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