L’agenda macro di oggi risulterà particolarmente scarna di appuntamenti. Gli operatori saranno concentrati sulle rilevazioni dell’inflazione italiana
Come si vede dal nostro calendario economico, l’agenda macro di oggi risulterà particolarmente scarna di appuntamenti. Il focus principale sarà sul dato dell’inflazione italiana.
La giornata inizierà alle 10:30, con il rilascio delle rilevazioni sull’indice IHS Markit PMI sulle costruzioni di gennaio, atteso dagli analisti censiti da Bloomberg in calo a 52,5 punti dai precedenti 52,8 punti di dicembre.
Italia: inflazione continuerà percorso discendente?
L’attenzione degli operatori si sposterà poi in Italia, quando verranno rese note le letture sull’indice dei prezzi al consumo di gennaio (preliminari). L’inflazione è attesa in calo nel Belpaese, entrato la scorsa settimana in recessione tecnica.
Nel dettaglio, il dato più importante sarà quello sul consumer price index di gennaio armonizzato UE (preliminare). Su base annuale, le letture dovrebbero registrare un deterioramento allo 0,9% rispetto all’1,2% di dicembre.
Andamento CPI Italia (armonizzato) dal 2009. Fonte: Bloomberg
Dal luglio 2018, dopo aver raggiunto i massimi da aprile 2017 all’1,90%, il CPI armonizzato ha iniziato a scendere e distaccarsi in maniera sempre più ampia dal target del 2% fissato dalla BCE, portandosi ai minimi da maggio dello scorso anno.
Se le attese degli analisti censiti da Bloomberg dovessero venire attese o peggio, deluse, il dato raggiungerebbe il livello più basso dallo scorso aprile. Dalla seconda metà del 2018, il dato ha spesso disatteso negativamente le previsioni degli esperti.
Per quanto riguarda il CPI armonizzato UE su base mensile dovrebbe registrare una netta contrazione rispetto alla lettura precedente: il dato è infatti previsto al -1,9% rispetto al -0,1% di dicembre.
L’Istat pubblicherà anche le letture sull’indice dei prezzi al consumo incluso il tabacco, di gennaio (preliminare), che è atteso in crescita allo 0% dal precedente -0,1% di dicembre 2018. L’indicatore su base annuale dovrebbe invece registrare una flessione a 0,8% dall’1,1% di fine 2018.
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