I fan del Biscione in USA non hanno preso bene che la nuova Alfa Romeo GTA non arriverà
Nei giorni scorsi è stata presentata la nuova Alfa Romeo Giulia GTA. La vettura rappresenta la versione più estrema della celebre berlina di segmento D del Biscione. L’auto avrà un motore da 540 cavalli e 100 kg in meno rispetto alle altre versioni di Giulia. Questo modello promette dunque prestazioni di altissimo livello. Tra l’altro insieme alla GTA è stata presentata anche la GTAm che è pensata per la pista ma sarà utilizzabile anche in strada.
La nuova Alfa Romeo Giulia GTA però sta suscitando anche del malcontento tra i fan della casa automobilistica milanese che fa parte del gruppo Fiat Chrysler. Infatti negli Stati Uniti la notizia che molto probabilmente questo modello non arriverà ha creato malumori tra tutti coloro i quali guardano con simpatia e ammirazione allo storico marchio del Biscione.
Scoppiano le proteste dei fan di Alfa Romeo in USA a causa della GTA
Infatti Alfa Romeo Giulia GTA sarà prodotta in edizione limitata di appena 500 esemplari. La maggior parte di essi saranno venduti in Europa. Dunque i clienti di Alfa Romeo presenti negli Stati Uniti e più in generale in tutto il Nord America dovrebbero rimanere a bocca asciutta.
Sui social con la diffusione di questa brutta notizia sono scattate le prime lamentele dei fan che non si aspettavano di ricevere questo trattamento e che sulle varie pagine social del Biscione stanno esprimendo in questi giorni tutta la loro scontentezza.
Non sappiamo ovviamente se in futuro Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm arriveranno anche in quella zona del mondo. Quello che è certo è che lo storico marchio milanese avrebbe sicuramente bisogno di qualche novità importante per rilanciare le sue vendite nell’importantissimo mercato auto americano.
Infatti dopo aver realizzato il record di vendite nel 2018 Alfa Romeo ha visto diminuire le sue immatricolazioni in USA sia nel 2019 che in questo inizio di 2020. Questo in particolare a causa del calo delle vendite di Stelvio e Giulia. Vedremo come si evolverà la situazione nei prossimi mesi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA