Il gigante cinese dell’e-commerce Alibaba ha annunciato che la Cina non sopravviverà alla guerra commerciale contro gli Stati Uniti, la vincerà
Il colosso di Hangzhou Alibaba è pronto per una guerra commerciale.
È quanto suggerito dal presidente della società leader nell’e-commerce cinese, Joseph Tsai, in risposta alle domande degli analisti, preoccupati per il crescente protezionismo.
Tsai si è mostrato piuttosto sereno in relazione all’argomento dazi, e ha dichiarato che se i beni degli Stati Uniti diventeranno troppo costosi a causa delle tariffe, i consumatori cinesi potranno spostarsi ai produttori nazionali o alle importazioni “da altre parti del mondo”.
Si tratta di un commento capace di evidenziare anche l’ottimo stato di salute della società, reduce dal +61% del fatturato nell’ultima trimestrale e dall’accordo strategico con Starbucks, che porterà il gigante di Pechino a consegnare il caffé dello storico marchio USA a domicilio sul territorio cinese. Elemento, quest’ultimo, che costituisce un altro tassello importante nella lotta a distanza con Amazon.
Alibaba: pronti anche allo scenario peggiore
I commenti di Tsai sono arrivati poche ore dopo l’entrata in vigore ufficiale di un ulteriore round di dazi tra Stati Uniti e Cina, su beni per 16 miliardi di dollari.
Secondo il presidente, la politica del governo cinese continuerà a sostenere le importazioni per soddisfare la crescente domanda dei consumatori del Paese.
Ha anche aggiunto che Alibaba non vuole che i rapporti commerciali si deteriorino ulteriormente, ma è comunque pronto per lo scenario peggiore. La società non avrebbe infatti nessun problema a trovare clienti in altri mercati se gli Stati Uniti diventassero improvvisamente un posto dove fare affari non conviene più:
“Per quanto riguarda la nostra espansione internazionale, il mondo è fatto da un’infinità di posti: abbiamo compiuto progressi sostanziali nei mercati emergenti come l’Asia sudorientale e l’Asia meridionale, visto che ora queste realtà sono mature per consentirci di aggiungere più consumatori al nostro ecosistema”.
Tsai ha evidenziato come la Cina sia diventata meno dipendente dalle esportazioni nel corso degli anni, per questo la sua economia può resistere ai dazi.
Intanto le aspirazioni di Alibaba restano molto grandi. Il fondatore e CEO, Jack Ma, sottolinea spesso l’intenzione di fare più affari con i maggiori marchi statunitensi.
Proprio il recente accordo con Starbucks secondo Tsai mostra come lavorare in modo costruttivo con marchi americani sia utile a servire meglio i consumatori cinesi.
Le preoccupazioni della guerra commerciale non sembrano avere un grande impatto su Alibaba. La società ha registrato vendite che hanno superato le previsioni, guidate da un +61% del fatturato.
Gli ultimi dati mostrano anche una crescita importante sul fronte cloud computing, attività dove al momento la leadership è nelle mani di Amazon, Google e Microsoft Word.
Eppure le vendite cloud di Alibaba sono quasi raddoppiate rispetto a un anno fa.
Non esistono vincitori in una guerra commerciale.
Ma l’impressione è che l’azienda di Jack Ma abbia tutta l’intenzione quantomeno di uscire indenne dai conflitti, e probabilmente trarre il massimo dalle deviazioni di volta in volta imposte dalle restrizioni.
Al termine dell’ultima seduta, il titolo registra un ribasso di un 1,38% a quota 117,19 dollari.
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