Protocollo di sicurezza per l’alternanza scuola lavoro: intesa tra Miur, ministero del Lavoro, INAIL e INL. Previste formazione e informazione degli attori coinvolti per contrastare gli infortuni.
Per l’alternanza scuola lavoro arriva un nuovo protocollo sicurezza per garantire la salute e l’incolumità degli studenti. Il protocollo per la salute e sicurezza sul lavoro, proprio per l’alternanza scuola lavoro quindi, è stato firmato pochi giorni fa dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, dal direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL), Bruno Giordano e dal presidente dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), Franco Bettoni.
Il “Protocollo d’intesa per la promozione e la diffusione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e orientamento” (PCTO) ha durata triennale e va a disciplinare proposte progettuali, educative e didattiche. L’obiettivo principale del protocollo, il motivo per cui nasce in definitiva, è quello di evitare che si verifichino incidenti, anche fatali, durante l’alternanza scuola lavoro. Vediamo allora cosa prevede il protocollo di sicurezza per i PCTO.
Alternanza scuola lavoro: cosa prevede il protocollo di sicurezza
Il protocollo di sicurezza per l’alternanza scuola lavoro che nasce dall’intesa tra ministeri, INL e INAIL si pone come obiettivo quello di “ridurre sistematicamente gli eventi infortunistici tramite l’utilizzo strategico di efficaci azioni di formazione e informazione, destinate ai dirigenti scolastici, ai docenti e a tutti gli studenti, in particolare a quelli che sono prossimi all’inserimento nel mondo del lavoro o che sono coinvolti nei “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento.””
Questo si legge nel comunicato stampa sul sito del ministero del Lavoro di Orlando tra le parti firmatarie dell’intesa. Il protocollo parte dalla sensibilizzazione al tema della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro informando e formando:
- dirigenti scolastici;
- docenti;
- studenti, specie quelli coinvolti nei PCTO.
Le azioni e gli strumenti previsti dal protocollo di sicurezza per l’alternanza scuola lavoro, previa coinvolgimento della Conferenza delle Regioni, saranno rivolte anche ai soggetti che erogano i percorsi come per esempio tirocini curriculari e stage.
Il protocollo prevede che venga istituito un Comitato di coordinamento composto da cinque rappresentanti appartenenti alle istituzioni firmatarie dell’intesa (due per il ministero dell’Istruzione) e che ha i seguenti compiti:
- predisporre piani annuali delle attività e dei progetti da realizzare/promuovere;
- curare periodicamente il monitoraggio dello stato di attuazione delle singole iniziative realizzate e del livello di raggiungimento degli obiettivi, oltre che dell’efficacia delle azioni intraprese.
Sulla questione, all’atto della firma del protocollo di sicurezza per l’alternanza scuola lavoro, è intervenuto il titolare del Miur che ha dichiarato:
“Oggi facciamo un passo in avanti. Insieme al ministero del Lavoro, all’INAIL e all’Ispettorato Nazionale del Lavoro convergiamo su un accordo cornice frutto del lavoro degli scorsi mesi il cui elemento fondante è la cultura della sicurezza. Puntiamo a coinvolgere presto anche le Regioni e gli altri attori del territorio. Le esperienze che studentesse e studenti svolgono al di fuori dei nostri istituti scolastici sono e devono rimanere esperienze formative e di orientamento legate ai propri percorsi educativi, da svolgersi nella massima sicurezza. Lavorare sulla cultura della sicurezza inoltre significa fare un investimento di lungo periodo per contrastare il fenomeno inaccettabile degli incidenti sul lavoro.”
Alternanza scuola lavoro e sicurezza: le parti coinvolte
Ciascuna delle parti coinvolte si impegna, in merito al protocollo per la sicurezza nell’alternanza scuola lavoro, a realizzare le iniziative previste nell’ambito delle loro rispettive competenze.
Il Ministero del Lavoro dovrà, tra le altre cose, occuparsi di:
- curare l’applicazione e il monitoraggio sull’attuazione della legislazione attinente alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
- vigilare sull’attuazione delle disposizioni in materia di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, nonché di assicurazione contro gli infortuni domestici;
- promuovere e diffondere gli strumenti di prevenzione e buone prassi anche in materia di informazione e comunicazione per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, anche d’intesa con le altre amministrazioni competenti, nonché di valorizzazione di accordi sindacali, dei codici di condotta ed etici, direttive e monitoraggi sull’efficacia delle azioni di prevenzione.
Il ministero dell’Istruzione, invece, ha come fine istituzionale quello di:
- diffondere e promuovere il diritto allo studio e alla formazione su tutto il territorio nazionale;
- promuovere la realizzazione di attività volte ad incrementare l’azione educativa e progettuale delle istituzioni scolastiche;
- promuove la qualificazione del servizio scolastico anche attraverso forme di partenariato con Enti pubblici e privati;
- ricercare le condizioni atte a coniugare nelle scuole la più ampia flessibilità organizzativa, l’efficacia delle azioni educative offerte in risposta ai bisogni formativi emergenti, la tempestività ed economicità degli interventi, avvalendosi dell’apporto costruttivo di tutti i soggetti protagonisti della comunità sociale di appartenenza.
Il Miur inoltre predispone strumenti operativi (schede a supporto delle scuole e delle strutture ospitanti) “finalizzati a rendere efficace il processo formativo, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nell’ambito dei PCTO.”
Questo si legge nel protocollo nel quale sono elencati anche i compiti di INL e INAIL. Per approfondire nel dettaglio i contenuti del protocollo di sicurezza per l’alternanza scuola lavoro rimandiamo al testo completo che alleghiamo di seguito.
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