L’Alto Adige revoca il lockdown ma continua a rimanere zona rossa. Ecco cosa cambia e cosa si potrà fare dal 30 novembre.
L’Alto Adige revoca il lockdown totale ma rimane in zona rossa. La decisione è stata presa dopo lo screening di massa effettuato lo scorso weekend. Dal 30 novembre le misure in vigore per altoatesini saranno più morbide, nonostante restino in vigore tutte le regole varate dal Governo per le zone contraddistinte da un rischio alto.
Il governatore dell’Alto Adige, Arno Kompatscher, aveva infatti disposto delle regole più rigide rispetto a quelle valide per la zone rosse, disponendo anche la chiusura di negozi, parrucchieri e scuole. Ecco cosa si potrà fare e cosa cambia a partire dal prossimo lunedì.
Alto Adige revoca il lockdown: cosa cambia
In Alto Adige non sarà più in vigore il lockdown, questo significa che a partire da “lunedì 30 novembre riaprono i negozi, i mercati, come anche i parrucchieri. Riprende la didattica in presenza per la prima media”, come ha annunciato il governatore.
A partire dal 4 dicembre, potrebbero riaprire anche le scuole medie, come i bar e ristoranti, ha aggiunto Kompatscher, precisando che la decisione sarà presa dopo un confronto con Roma basandosi sull’analisi dei dati da parte degli esperti. Attualmente infatti nella Provincia di Bolzano si sta assistendo ad un miglioramento della situazione epidemica e i 3.400 cittadini risultati positivi e asintomatici si trovano adesso in isolamento. Per quanto riguarda la riapertura delle scuole superiori si dovrà attendere ancora un po’, ha aggiunto Kompatscher, probabilmente metà dicembre, visto il loro impatto sui trasporti pubblici.
Intanto dal ministro della Salute, Roberto Speranza, arriva il rinnovo delle misure restrittive per Bolzano e per altre Regioni, come la Basilicata, Liguria e Umbria che resteranno in arancione. A partire dal prossimo lunedì e fino al 3 dicembre, nella PA di Bolzano resteranno in vigore solamente le norme previste dal DPCM per le zone rosse.
In sostanza quindi, a partire da lunedì in tutto l’Alto Adige sarà permesso uscire di casa per comprovati motivi di salute, lavoro e necessità, giustificabili attraverso autocertificazione. Sarà possibile recarsi anche in tutti i negozi aperti, come cartolerie, negozi di informatica, abbigliamento per bambini, negozi di giocattoli e profumerie, così come parrucchieri e barbieri.
Consentita anche l’attività sportiva in forma individuale e all’aperto, mantenendo le distanze. Si potrà quindi andare a correre o a camminare nei pressi della propria abitazione.
Gli esiti dello screening di massa
La decisione di allentare le misure restrittive in vigore in tutto l’Alto Adige è stata presa in seguito allo screening di massa, definito negli scorsi giorni un potenziale spreco di soldi dal virologo Andrea Crisanti. In totale è stato effettuato il tampone a oltre 350.000 cittadini, e sono stati individuati oltre 3.000 positivi, attualmente in isolamento presso il proprio domicilio.
Il governatore Kompatscher si è detto entusiasta dei risultati ottenuti, precisando che l’esito dell’isolamento dei contagiati, porterà nei prossimi giorni ad un ulteriore diminuzione delle persone positive in Alto Adige, permettendo quindi anche delle riaperture a livello locale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA