Guida alla lettura dei dati sul mercato del lavoro con forte impatto sui cambi valutari. Ecco come e perché seguire l’andamento dell’occupazione nel Forex.
I dati sull’andamento del mercato del lavoro sono molto seguiti, soprattutto per l’elaborazione dell’analisi fondamentale da parte dei trader.
Generalmente, si tratta di indicatori molto impattanti sull’andamento delle coppie valutarie, poiché gli indici sull’occupazione riflettono l’andamento generale dell’economia di un paese o di uno specifico settore.
Il mercato del lavoro
Per comprendere il complesso di un’economia è importante conoscere quanti posti di lavoro vengono creati, quale percentuale di forza lavoro è effettivamente occupata e quanti, invece, sono alla ricerca attiva di opportunità lavorativa o abbiano fatto richiesta per i sussidi di disoccupazione.
Non solo, è importante anche riuscire a carpire la velocità di questi movimenti che possono, chiaramente, essere positivi o negativi e riflettere, pertanto, contrazioni o espansioni di diversi settori, quando non dell’intero assetto economico di una zona.
Esistono differenti tipi di indicatori sull’andamento del mercato del lavoro, ognuno dei quali consente di fotografare la situazione da una prospettiva differente.
1) Tasso di disoccupazione
Gli indici sul tasso di disoccupazione vengono rilasciati mensilmente e riportano (generalmente espresso in percentuale, rispetto al valore precedente) i risultati delle indagini svolte da specifici centri studio che si rivolgono tanto alle aziende, quanto ai cittadini.
Il tasso di disoccupazione esprime il totale della forza lavoro attiva nella ricerca, ma senza occupazione.
Una diminuzione del tasso di disoccupazione, dunque, può significare l’avvio di una fase di stabilità di un determinato settore, mente un aumento potrebbe essere interpretato come una spia d’allerta.
Dunque, la diminuzione del tasso di disoccupazione, agli occhi di un trader, può essere interpretata come un market mover positivo cui possono seguire buone possibilità di mercato.
Tuttavia, il tasso di disoccupazione è un indicatore «lento» e, per questo, molti trader preferiscono affidarsi ad altri tipi di indici.
2) Cambiamento del tasso di occupazione
Il cambiamento del tasso di occupazione (in inglese employment change), rappresenta il rovescio della medaglia rispetto al tasso di disoccupazione, indicando il numero di persone che, durante il mese precedente, hanno trovato impiego.
3) Richiesta di sussidi di disoccupazione
Rilasciato mensilmente (settimanalmente negli USA), questo market mover indica il numero di persone che, durante il periodo di riferimento precedente, hanno fatto richiesta dei sussidi di disoccupazione.
Tale indicatore risulta essere più «sensibile» rispetto a quello sul tasso di disoccupazione, poiché mostra quante persone hanno perso il lavoro e, per sopravvivere, hanno bisogno di ricorrere ai fondi assicurativi per la disoccupazione.
Quando le condizioni del mercato del lavoro non sono poi così favorevoli, questo indicatore tende ad essere fortemente impattante e, quando le persone ad aver fatto richiesta sono meno del previsto, è possibile che ne consegua un apprezzamento sul mercato della valuta di riferimento al market mover.
4) Non-farm payroll
Infine, il non-farm payroll è un indicatore dagli Stati Uniti, molto seguito dai traders per posizionarsi sul mercato del Dollaro Americano.
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l Non Farm Payroll rappresentano il numero totale dei lavoratori stipendiati (ad esclusione degli operai nel settore agricolo, nelle organizzazioni governative e in quelle no profit) e risulta essere uno dei market mover più impattanti per la valuta statunitense, riguardo al mercato del lavoro.
Essendo un market mover principale del mercato forex, quando viene rilasciato questo indice tende a generare grossi movimenti sulle valute e, proprio a causa dell’interesse da più parti, la pubblicazione di questi dati può causare vere e proprie oscillazioni dei prezzi.
Forex: come leggere gli indicatori sul lavoro
Sul lungo termine, le indicazioni circa la creazione di nuovi posti di lavoro sono un indicatore della capacità di spesa dei consumatori che, a sua volta, si ripercuote sull’intero sistema economico di un paese.
In linea generale si può dire che quando i dati sul mercato indicano l’aumento di posti di lavoro (e per tautologia, la diminuzione del tasso di disoccupazione) è un segno positivo per l’economia presa in esame e, dunque, quando i risultati degli indici mostrano miglioramenti, anche rispetto alle aspettative degli analisti, si suppone -in teoria- un conseguente apprezzamento della valuta alla quale il market mover si riferisce.
Non bisogna dimenticare però che l’impatto sui mercati non è sempre immediato e, soprattutto, è spesso influenzato dalla combinazione di diversi fattori (che siano macroeconomici o analitici) cui i traders attribuiscono pesi differenti.
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