I sussidi di disoccupazioni sono delle indennità che lo Stato eroga nei confronti dei lavoratori che hanno perso il lavoro e che quindi non percepiscono uno stipendio, nel rispetto di determinati requisiti sia contributivi che lavorativi.
Recentemente, con il decreto legislativo n. 22/2015, attuativo della Legge Delega sugli ammortizzatori sociali del Jobs Act, il Governo ha cercato di fare ordine tra i vari sussidi di disoccupazione in vigore e i lavoratori in disoccupazione possono beneficiare della Naspi e dell’Asdi.
Diversa invece la situazione dei collaboratori e ai lavoratori autonomi: il sussidio di disoccupazione che l’Inps riconosce ai lavoratori iscritti alla Gestione separata è la Dis-Coll.
I sussidi di disoccupazione vengono erogati nel rispetto di specifici requisiti, sia di natura contributiva che lavorativa. Inoltre per ricevere l’indennità a seguito della perdita di lavoro è necessario presentare domanda e, per quanto riguarda la Naspi, i lavoratori sono obbligati anche a presentare la DID al Centro per l’Impiego, ovvero la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro.
I lavoratori che dopo aver terminato il periodo di fruizione della Naspi ancora non hanno trovato lavoro e quindi sono privi di stipendio hanno diritto a percepire l’Asdi, il sussidio di disoccupazione erogato per un massimo di 6 mesi.
Inoltre, a partire dal 2017, è stato introdotto in via sperimentale un nuovo sussidio di disoccupazione, l’assegno di ricollocazione, che si differenzia dalle precedenti indennità perché non prevede l’erogazione dell’importo direttamente al lavoratore ma è una somma spendibile per la ricerca di lavoro presso CPI e Agenzie per il lavoro.