Disoccupato di lunga durata: definizione, agevolazioni e incentivi

Simone Micocci

17/03/2022

Disoccupati di lungo periodo, durata o corso: cosa significa? Ecco quali sono agevolazioni e incentivi statali per chi rientra in questa categoria.

Disoccupato di lunga durata: definizione, agevolazioni e incentivi

Il disoccupato di lunga durata, o anche di lungo corso o lungo periodo, è quella persona che ormai da troppi anno non riesce a reinserirsi nel mercato del lavoro.

Uno stato “cronico” di disoccupazione che potrebbe dipendere da diversi fattori: ad esempio dalla mancanza di titoli di studio adeguati, come pure da una condizione economica di difficoltà che impedisce alla persona di adoperarsi per la ricerca di un nuovo impiego. Ma la disoccupazione di lunga durata potrebbe anche dipendere dall’età: chi perde il lavoro in età avanzata, infatti, avrà certamente più possibilità di restare disoccupato per molto tempo rispetto a quanto potrebbe succedere a un giovane.

Lo Stato ha cercato di mettere un freno a questo fenomeno prevedendo una serie di agevolazioni e forme di supporto per fare in modo che - in un modo o nell’altro - la “sacca” di disoccupati possa svuotarsi il più possibile.

Nel dettaglio, per chi è disoccupato da molto tempo ci sono sia incentivi economici così da poter far fronte al periodo di difficoltà e dare a questo gli strumenti necessari per partecipare alla vita sociale, che agevolazioni che possono favorire la rioccupazione o il pensionamento anticipato, a seconda dei casi.

Vediamo, dunque, in che modo il nostro ordinamento prova a contrastare il fenomeno della disoccupazione di lungo periodo, corso, o durata e quali sono gli strumenti oggi previsti per chi si trova in tale situazione.

Chi è il disoccupato di lungo periodo?

Secondo la legge il disoccupato è colui che si trova senza lavoro, come pure chi un lavoro lo ha ma non percepisce abbastanza per potersi mantenere. Nel dettaglio, secondo quanto stabilito dal decreto 4/2019, le soglie entro le quali stare per mantenere lo stato di disoccupato sono 8.145 euro nel caso del lavoro dipendente, 4.800 euro per il lavoro autonomo.

Stato di disoccupazione che, ricordiamo, si acquisisce con il rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità all’Anpal, da convalidare poi presso il centro per l’impiego.

Secondo la legge, se una volta acquisito lo stato di disoccupazione non si trova lavoro entro un termine di 12 mesi, 6 mesi per chi è più giovane, si inizia a parlare di disoccupato di lungo periodo. Tuttavia, questo limite non è così categorico, in quanto a seconda delle agevolazioni e degli incentivi a cui si accede ci sono delle condizioni differenti da soddisfare.

Incentivi per l’assunzione di disoccupati di lungo periodo

Obiettivo principale è quello di rendere un disoccupato di lungo periodo più appetibile a un datore di lavoro. Per farlo, il legislatore ha deciso di abbassarne il costo dell’assunzione, introducendo un bonus occupazionale per chi assume un disoccupato di lunga durata.

Nel dettaglio, per le donne vi è uno sgravio contributivo al 100% a patto che queste:

  • siano disoccupate da più di 12 mesi e abbiano compiuto i 50 anni di età;
  • indipendentemente dall’età siano disoccupate da almeno 24 mesi.

In alcuni casi è possibile beneficiare di tale incentivo anche in assenza di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Ciò è possibile per quelle donne residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali UE, oppure per quelle appartenenti ad aree economiche caratterizzate da una marcata disparità occupazionale di genere.

Per gli uomini, over 50 e disoccupati da almeno 12 mesi, lo sgravio contributivo in caso di assunzione è invece pari al 50% per un periodo che va da 12 a 18 mesi a seconda della tipologia di contratto.

Anche per i più giovani ci sono degli incentivi per l’occupazione. Ad esempio, il bonus assunzioni Sud riferisce ai disoccupati di lungo periodo da almeno 6 mesi, per i quali i datori di lavoro – di aziende con sede nelle Regioni di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, oppure in quelle definite in transizione, Sardegna, Abruzzo e Molise – possono godere di una decontribuzione al 100% in caso di assunzione a tempo indeterminato o apprendistato.

Lo sgravio vale per 3 anni, ma nel secondo e terzo anno è del 50%. Nel caso di assunzione di giovani con età compresa tra i 15 e i 24 anni non si guarda alla decorrenza della disoccupazione.

Agevolazioni per l’accesso alla pensione

I disoccupati di lungo periodo rientrano anche tra le categorie per cui vengono previste delle agevolazioni per quanto riguarda l’accesso alla pensione. Come visto in precedenza, infatti, chi perde il lavoro in età avanzata potrebbe avere non poche difficoltà nel trovare un nuovo impiego nel tempo che lo separa dalla pensione.

Per questo motivo esistono delle forme di pensionamento anticipato riservate appositamente ai disoccupati.

Ad esempio, per coloro che si trovano in uno stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale, e hanno smesso di percepire l’indennità di disoccupazione Naspi da almeno 3 mesi, vi è la pensione anticipata precoci. Questi possono dunque andare in pensione con la cosiddetta Quota 41, a patto di aver maturato 41 anni di contributi di cui 12 mesi prima del compimento dei 19 anni di età.

Coloro che invece si trovano in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale, ovvero per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato, possono accedere all’Ape Sociale, a patto di aver avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi come lavoratore dipendente di almeno 18 mesi e aver concluso integralmente di percepire l’indennità di disoccupazione spettante. L’Ape Sociale permette di anticipare l’uscita dal mercato del lavoro all’età di 63 anni, ma solo se nel contempo sono stati maturati 30 anni di contributi.

Incentivi economici per i disoccupati di lungo periodo

Per chi è disoccupato, indipendentemente dalla durata, ci sono poi degli incentivi economici, dei sostegni previsti dalla Stato in modo da dare un sostegno a coloro che non avendo un rapporto di lavoro si presume stiano attraversando una situazione economica di difficoltà.

Ad esempio, per chi si trova in stato di disoccupazione vi è la possibilità di richiedere l’esenzione del ticket sanitario, ma solo se il reddito del nucleo familiare non supera la soglia di 8.263,31 euro, elevabile fino a 11.362,05 euro in caso di coniuge a carico, e di altri 516,46 euro per ogni figlio a carico.

Ma il beneficio più importante è sicuramente il reddito di cittadinanza, strumento che può essere utile al disoccupato di lungo periodo in quanto prevede anche un percorso di accompagnamento al lavoro.

Percorso che nei casi più complicati, dove appunto la difficoltà di trovare un lavoro dipende da problematiche più profonde, come può essere la precarietà abitativa, viene affrontato con il supporto dei servizi sociali del comune.

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