Quanto spetta di disoccupazione quando viene pagata in un’unica soluzione? Ecco gli importi del cosiddetto anticipo di Naspi.
L’anticipo della Naspi è uno degli incentivi all’autoimpiego più importanti tra quelli previsti dal nostro ordinamento, insieme a quello riconosciuto ai percettori di Assegno di inclusione.
Con l’anticipo della Naspi, infatti, il disoccupato che avvia un’attività di lavoro autonomo ha diritto a una somma rilevante calcolata sulla base delle mensilità di indennità di disoccupazione non ancora percepite.
Il calcolo dell’anticipo della Naspi quindi è molto semplice: con questo strumento infatti viene semplicemente pagata in un’unica soluzione la somma che altrimenti sarebbe stata percepita mensilmente nei mesi successivi, fino a scadenza naturale dell’indennità di disoccupazione (che ricordiamo spetta per la metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 4 anni, quindi per un massimo di 24 mensilità).
L’importo riconosciuto in sede di liquidazione dell’anticipo della Naspi, quindi, varia a seconda di diversi fattori, ossia da quanto spetta di disoccupazione e qual è la durata residua nel momento in cui si fa domanda per la liquidazione anticipata.
Ma andiamo ad approfondire partendo fin dal principio, ossia qual è l’importo e la durata esatta della Naspi, così da farci un’idea di qual è la somma che teoricamente potrebbe essere a disposizione con l’anticipo. Soldi che ricordiamo possono servire per avviare un’attività lavorativa autonoma o un’impresa individuale, come pure per sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa con rapporto mutualistico di attività lavorativa da parte del socio o comunque per sviluppare a tempo pieno e in modo autonomo l’attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente che, essendo cessato, ha dato luogo alla NASpI.
Come si calcola la Naspi
Come prima cosa, dunque, è bene partire dal calcolo della Naspi. D’altronde, prima di richiedere l’anticipo bisogna fare domanda d’indennità di disoccupazione e solo dopo aver avviato l’attività come lavoratore autonomo si potrà fare richiesta per riceverne l’importo in un’unica soluzione.
Il calcolo della Naspi segue sempre le stesse regole, tuttavia ogni anno ne viene aggiornata la soglia massima. Nel 2024, dunque, la Naspi si calcola secondo le seguenti regole:
- 75% dell’importo dello stipendio medio quando pari o inferiore a 1.425,21 euro;
- 25% della quota che supera tale soglia.
In ogni caso l’importo della Naspi non può essere superiore a 1.550,42 euro.
Per quanto riguarda la durata, invece, questa viene riconosciuta per la metà delle settimane contributive presenti negli ultimi 4 anni; la durata massima è dunque di 24 mensilità.
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Come calcolare l’importo della Naspi anticipata
A questo punto non è complicato capire quanto spetta in caso di richiesta di anticipo della Naspi. Basta, infatti, sottrarre dalla durata della propria prestazione le mensilità già percepite e moltiplicare il risultato per l’importo della Naspi mensile.
Ricapitolando:
(Durata della Naspi - mensilità percepite) * importo della Naspi
Il risultato, tuttavia, è superiore a quanto effettivamente verrà erogato in quanto va considerato il meccanismo che taglia l’importo della Naspi ogni mese. Questo, ripristinato dal 1° gennaio 2022, prevede che:
- a partire dal 6° mese di percezione scatta una decurtazione del 3% per ogni mensilità fino a scadenza della prestazione;
- per gli Over 55 la decurtazione scatta dall’8° mese di percezione.
Da quanto risultato dalla suddetta formula va quindi tolto un importo tra il 15% e il 30% a seconda di quelle che sono le mensilità ancora da percepire. Tuttavia, per un calcolo preciso al dettaglio è più opportuno calcolare l’importo spettante in tutte le mensilità residue, comprensive di decurtazione, e poi sommarle.
Esempio
Tizio prende la Naspi da quattro mesi, per la durata massima di 24 mensilità. Questo decide di mettersi in proprio e dopo aver aperto la Partita Iva presenta richiesta di Naspi anticipata. L’importo è di 700 euro mensili: quanto spetterà in un’unica soluzione? Utilizziamo la prima formula:
(24 - 4) * 700 = 14.000 euro
Come visto sopra, però, si tratta di un importo indicativo che nella realtà sarà più basso. Questo perché bisogna considerare la decurtazione del 3% a partire dal 6° mese (per gli eventi di disoccupazione che hanno avuto luogo successivamente al 1° gennaio 2022). Considerando che la decurtazione si applica su quasi tutto il periodo, l’importo subirà una decurtazione tra il 25% e il 30% di quanto sarebbe spettato senza taglio: con l’anticipo Naspi, dunque, dovrebbe spettare una somma vicina ai 10.000 euro.
Per capire quanto effettivamente spetta dobbiamo invece effettuare il calcolo di ogni mensilità, con il risultato che gli importi spettanti dal 5° mese e fino alla scadenza sono i seguenti:
- 700
- 679
- 658,63
- 637,84
- 617,15
- 596,47
- 575,78
- 555,10
- 534,41
- 513,73
- 493,04
- 472,36
- 451,67
- 430,99
- 410,30
- 389,62
- 368,93
- 348,25
- 327,56
- 306,88
In totale, dunque, l’importo spettante è di 10.067,75 euro, non molto distante da quello calcolato con la suddetta approssimazione.
Sull’anticipo della Naspi si pagano le tasse?
L’anticipo della Naspi fa reddito: in sede di dichiarazione dei redditi, dunque, bisognerà pagare le relative imposte su quanto corrisposto.
C’è un solo caso in cui l’anticipo della Naspi è esente dal pagamento delle imposte: è quello descritto dalla circolare Inps n° 178 del 26 novembre 2021, ossia quando l’importo erogato serve per sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa con prestazione di attività lavorativa da parte del socio.
È importante ricordare poi che a differenza della Naspi quanto riconosciuto a titolo di anticipo non è coperto da contribuzione figurativa.
Anticipo della Naspi: tempi di pagamento
La fase istruttoria - ossia di valutazione della domanda - di anticipo della Naspi può avere una durata fino a 55 giorni. Una volta completata questa fase è riconosciuto il diritto a ottenere l’indennità di disoccupazione in un’unica soluzione il pagamento avviene entro pochi giorni.
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