L’attesa per la riunione BCE di domani si riversa nei prezzi, producendo una congestione la cui rottura sarà determinante per l’andamento futuro del cambio fra moneta unica e biglietto verde
Domani il test della Banca Centrale Europea potrebbe riportare un pò di verve sul cambio fra euro e dollaro Usa, le cui quotazioni nelle ultime sedute hanno sofferto di una marcata contrazione della volatilità fra i supporti statici a 1,15 e le resistenze dinamiche che al momento transitano sopra quota 1,16.
Cambio EUR/USD, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Infatti il rimbalzo messo in piedi da metà agosto, dopo il forte trend ribassista partito lo scorso aprile, continua a venire ostacolato dalla linea di tendenza che collega i massimi del 14 giugno con quelli del 9 luglio 2018.
Ieri il cambio principale ha completato il settimo test di tale trendline sena però riuscire a consolidare i guadagni fatti durante la prima parte di mattinata: questa è l’ennesima prova di quanto tale resistenza sarà cruciale per il futuro andamento delle quotazioni.
La riunione della BCE di domani sarà a tal proposito determinante per vedere una probabile rottura della zona di lateralizzazione compresa tra 1,1530 e 1,1640 dollari. Se i corsi dovessero riuscire a rompere la resistenza dinamica menzionata precedentemente si potrebbe assistere ad un allungo del cambio fino ad area 1,1735, prossimo baluardo del fronte ribassista.
Se invece ci dovesse essere una rottura dei supporti a 1,1530 il cambio potrebbe aumentare le perdite, fino a tornare all’area di supporto posta a 1,14.
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Elaborazione Ufficio studi Money.it
Visto l’atteso evento di domani si potrebbe restare flat in attesa di operare sulla rottura della congestione, utilizzando una strategia long in caso di rottura delle resistenze e una ribassista nel caso di rottura dei supporti.
Nel primo caso, si potrebbe attendere l’eventuale chiusura giornaliera sopra area 1,1630 come punto di entrata. In tal caso, lo stop loss andrebbe posto a 1,1520, l’obiettivo principale a 1,1770 e obiettivo finale a 1,1800.
Nel caso opposto, ossia nel caso di chiusura giornaliera al di sotto di area 1,1530, si potrebbe adottare una strategia di matrice ribassista con stop loss a 1,1630, obiettivo principale a 1,1430 e obiettivo finale a 1,14.
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