Terna e Italgas hanno aggiornato nuovi massimi, storici per la prima e relativi nel secondo caso. Cosa dice l’analisi tecnica e quali possono essere le migliori strategie operative?
Tra i principali titoli del settore utility di Piazza Affari mettiamo l’accento su Terna e Italgas, la prima su un nuovo massimo storico, la seconda a ridosso di importanti top di periodo.
Tra i titoli del settore utilities Terna non ha ancora pubblicato i conti trimestrali. La società pubblicherà il bilancio consolidato il prossimo 20 marzo. Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sul titolo e quali possono essere le strategie di trading più profittevoli da implementare.
Terna: nuovo massimo storico in vista delle trimestrali
Il titolo Terna questa mattina ha aggiornato un nuovo massimo assoluto ( massimo intraday a 5,47 euro). I corsi sono inseriti in una tendenza rialzista partita dai minimi registrati il 15 ottobre a 4,429 euro.
Terna, grafico giornaliero. Fonte Bloomberg
Su Terna si potrebbe quindi privilegiare un’operatività di tipo trend-following implementando strategie long dai livelli statici e dinamici più significativi. In particolare, oltre al livello tondo a 5,40 euro, in caso di ritracciamento si potrebbero implementare strategie long in prossimità dei 5,340 euro dove transita il massimo di lungo corso registrato il 14 novembre 2017, nonchè la media mobile semplice a 20 giorni.
In mancanza di livelli tecnici superiori, un primo target potrebbe essere identificato a 5,50 euro, mentre un obiettivo finale a 5,60 euro.
Nuovi massimi relativi per Italgas
Per Italgas i numeri del 2018 sono freschi di pubblicazione. La società ha comunicato i risultati di bilancio venerdì scorso. L’azienda attiva nella distribuzione del gas ha terminato l’esercizio in esame con ricavi per 1,18 miliardi di euro, in aumento del 4,6% rispetto agli 1,12 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente.
L’azienda presieduta da Lorenzo Bini Smaghi oggi ha segnato un nuovo massimo relativo a 5,334 euro, avvicinandosi sempre di più all’area resistenziale di lungo periodo compresa tra 5,365 euro e 5,40 euro. Questi livelli resistenziali sono stati lasciati in eredità dai massimi registrati durante l’ultima decade di ottobre e la prima di dicembre 2017.
Italgas, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Le indicazioni di momentum generate dall’oscillatore RSI inducono alla cautela: dai top registrati il 17 dicembre scorso lo strumento tecnico sta infatti evidenziando una divergenza ribassista.
Inoltre, la candela di oggi, dalle implicazioni ribassiste, potrebbe completare una figura di doppio massimo con l’high segnato il 30 gennaio scorso. Questo pattern, tuttavia, verrebbe validato solo con la violazione del minimo di swing registrato l’8 febbraio a 5,094 euro.
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