Eni vola grazie ad un recupero del petrolio. I prezzi sembrano pronti a rompere la zona di compressione triangolare che potrebbe far volare le quotazioni
Avvio di seduta positivo per Eni, che insieme agli altri titoli petroliferi di Piazza Affari sale grazie al rialzo del greggio. Le azioni dell’azienda del cane a sei zampe, scambiate al momento della scrittura a 16,49 euro, si trovano ora a ridosso della parte superiore del triangolo visibile collegando i massimi del 15 maggio 2018 a 16,89 euro con quelli del 10 luglio 2018 a 16,62 euro.
Eni, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Una chiusura superiore a 16,58 euro determinerebbe una rottura di tale figura tecnica che porterebbe con buona probabilità i corsi verso il test di quota 16,73 euro, zona dove transita una linea di tendenza resistenziale di lungo periodo ottenuta collegando i massimi della settimana del 13 luglio 2007 a 28,95 euro con quelli relativi alla settimana del 4 luglio 2014 a 20,46 euro.
Eni, grafico settimanale. Fonte: Bloomberg
A tal proposito, una rottura di tale resistenza potrebbe avvenire grazie all’esplosione di volatilità che potrebbe avvenire dopo la rottura della zona triangolare menzionata precedentemente. Se questa resistenza dovesse venire violata, ipotesi che potrebbe verificarsi anche grazie all’esplosione di volatilità, ecco che si aprirebbero ulteriori scenari rialzisti fino ad area 20 euro, resistenza significativa sia a livello tecnico che psicologico.
Al contrario, per coloro che avessero una view di tipo ribassista, si potrebbe attendere la rottura di area 15,97 euro, supporto dato dai massimi del 27 giugno. Una chiusura sotto tale livello potrebbe dare luogo ad un’accelerazione ribassista fino ad area 15,50 euro.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategia operativa su Eni
Visto quanto emerso dall’analisi tecnica del titolo si potrebbero adottare strategie di matrice long se ci dovesse essere una chiusura superiore a 16,58 euro. In tal caso, si potrebbe porre uno stop loss a 15,95 euro ad azione e un obiettivo primario a 17,25 euro. L’obiettivo finale invece si potrebbe trovare a 18,22 euro.
Elaborazione ufficio studi Money.it
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