Andare a lavorare a Malta: documenti, burocrazia e professioni più richieste

Claudio Garau

15 Dicembre 2021 - 08:30

L’ipotesi di andare a lavorare a Malta merita certamente considerazione, alla luce di alcune peculiarità dell’isola, che avvantaggiano molto gli expat. Ecco i dettagli.

Andare a lavorare a Malta: documenti, burocrazia e professioni più richieste

Come fare per andare a lavorare a Malta? Vero è che molti italiani ogni anno considerano l’ipotesi di trasferirsi in un paese nuovo, ma prima verificano quali sono le prospettive occupazionali, le tabelle di retribuzione e tutti gli aspetti rilevanti della società del luogo in cui andrebbero a vivere. Insomma, lavorare all’estero ha i suoi elementi di vantaggio, ma occorre sempre informarsi in anticipo.

Perciò di seguito intendiamo focalizzarci su quanto offerto dalla nota isola di Malta, la quale non spicca soltanto per il turismo, ma anche sul piano lavorativo. Questo territorio in mezzo al mare Mediterraneo è oggi ai primi posti sul piano della soddisfazione complessiva sul lavoro. Tanto che negli ultimi anni, l’isola di Malta ha attirato un numero molto importante d’immigrati professionisti.

Ecco dunque buoni motivi per vedere da vicino quali sono le peculiarità del luogo e come fare per andare a lavorare a Malta. Inoltre, quali sono i settori occupazionali che offrono le più interessanti opportunità lavorative? Scopriamolo.

Lavorare a Malta: il contesto di riferimento

In effetti l’opzione rappresentata dalla partenza per Malta, al fine di vivere e lavorare da quelle parti, merita certamente considerazione. Scegliere di trovare un’occupazione sull’isola potrebbe concretamente rappresentare una svolta, un netto cambio e miglioramento della propria qualità della vita e stile di vita.

Vivere a Malta significa stare in un luogo non così lontano dall’Italia, anzitutto, ma anche significa poter godere di un clima piuttosto mite e poter contare su un contesto economico più favorevole e stabile di quello italiano. Sul piano delle spese da sostenere, vero è che il costo della vita a Malta è spesso più basso rispetto al Bel Paese, di almeno un 10%.

Da notare altresì che Malta è un’ottima destinazione anche per sviluppare la propria attività imprenditoriale e fare business. Insomma, investire a Malta è qualcosa di comune tra gli expat di tutto il globo, italiani compresi. I nostri imprenditori devono sapere che il luogo è compreso tra le isole con regime fiscale agevolato per fare impresa.

In altre parole, con riferimento in particolare a certe categorie di business, applica una fiscalità ed una tassazione molto vantaggiosi. Vero è inoltre che il sistema fiscale potrebbe attirare, e di fatto ha già attratto, numerosi pensionati italiani che intendono ottenere il trattamento loro spettante, ma essendo gravati da una pressione fiscale minore di quella italiana.

Altre peculiarità degne di nota, che occorre sapere prima di partire per andare a lavorare a Malta, sono rappresentate dalla multietnicità, dalla multiculturalità e dal basso tasso di criminalità. D’altronde, la sua posizione geografica dice tutto: l’isola di Malta è un crocevia nel bel mezzo del Mediterraneo.

Il sistema sanitario maltese spicca sia a livello pubblico, che privato. Tanto che negli ultimi tempi, Malta si sta ritagliando un ruolo sempre maggiore anche nel cosiddetto turismo della salute. La burocrazia è snella e veloce, e ciò certamente aiuta ad attrarre imprese e imprenditori stranieri.

In contrapposizione a quanto detto finora, però, qualche aspetto negativo nell’andare a vivere a Malta, c’è. Ci riferiamo soprattutto ai trasporti pubblici, che molto spesso non sono efficientissimi in questo territorio e, non di rado, il traffico può essere davvero congestionato.

Inoltre, prima di partire con destinazione Malta, è opportuno tenere conto del fatto che, a meno che non si tratti di lavori specializzati, gli stipendi medi nell’isola sono piuttosto bassi, e certamente in media lo sono di più che nel nostro paese. Pensiamo ad es. ai lavori in ambito manifattura o edilizia. Tuttavia, negli ultimi anni, sempre più aziende straniere hanno deciso di aprire uffici nell’isola, a riprova che Malta è un luogo che presenta elementi di interesse.

Andare a lavorare a Malta: documenti e burocrazia

E’ interessante notare che per andare a lavorare a Malta non sussiste obbligo di ottenere di permessi particolari se si è cittadini UE. Ciò vale ovviamente anche per i cittadini italiani. Insomma, per i primi 3 mesi, non vi sono incombenze specifiche per l’expat che ha messo piede nell’isola. Dopo i primi 90 giorni, la prassi vede il datore di lavoro locale fare domanda per un permesso al cd. Direttore del Lavoro che, di solito, è valido 12 mesi, ma ne esistono anche di tre anni, i quali possono essere prorogati. La durata è variabile in base alla tipologia di lavoro subordinato, svolto dal soggetto a cui il permesso si riferisce.

Ovviamente prima di prendere l’aereo con destinazione Malta, è opportuno ricordarsi di portare con sé carta d’identità e passaporto.

Per coloro che vogliono lavorare come freelance, vale a dire aprire una p. Iva a Malta e lavorare in Italia, oppure sull’isola stessa o, ancora, aprire una società a Malta e lavorare però nel nostro paese, l’iter è distinto. Infatti, le persone che volessero lavorare a Malta in qualità di liberi professionisti, possono aprire una p. IVA oppure costituire una società denominata ’LTD’ - l’equivalente della SRL italiana.

Ricordiamo che nell’ambito delle incombenze legate alla partita IVA occorre, anzitutto, domandare il numero di social security (una sorta di codice fiscale) e quello relativo all’income tax; registrarsi di seguito all’ETC (Employment & Training Corporation) e, ancora, fare richiesta del numero VAT, vale a dire il numero di partita IVA maltese.

Invece, allo specifico scopo di costituire una società LTD, è necessario spedire una comunicazione ufficiale al Registrar of Companies e redigere il Memorandum of Association con la dettagliata lista dei soci fondatori e dei ruoli aziendali.

Abbiamo detto in precedenza che lavorare a Malta significa poter contare su una fiscalità agevolata: ciò consente di costituire una società che sarà a tutti gli effetti maltese, di pagare le tasse dell’isola e però lavorare in Italia, oppure con clienti italiani, abbattendo dunque il peso dell’IVA e versando certamente meno in contributi e tasse rispetto a quanto avverrebbe nella nostra penisola. Anche il sistema previdenziale del luogo merita una valutazione positiva, in ragione della sua acclarata equità.

Inoltre, dopo i primi 6 mesi di permanenza nell’isola, all’expat italiano converrà cambiare la propria residenza. Ciò perché in caso contrario verrebbero meno i vantaggi fiscali legati alla vita da quelle parti, continuando di fatto - come cittadino maltese ma residente in Italia - a pagare, ad esempio, il canone alla Rai o la TARI. Tuttavia, come accennato, il sistema burocratico maltese è piuttosto snello e leggero, perciò l’interessato può contare su iter tutto sommato veloci.

Andare a lavorare a Malta: i settori e le professioni più richieste

A questo punto, è opportuno fare una panoramica circa le più interessanti opportunità occupazionali, per chi intende andare a vivere e lavorare a Malta. Il mercato del lavoro di Malta è tutto sommato in buona salute e ci sono diverse opportunità di lavoro per quanti stanno cercando un lavoro sull’isola.

I lavori tipici per gli espatriati come l’insegnamento delle lingue e il lavoro nel settore dell’accoglienza, turismo e ospitalità sono sempre in voga, ma è altrettanto vero che alcuni dei migliori lavori disponibili per gli expat italiani sono presso start-up tecnologiche e aziende internazionali. Abbiamo infatti accennato in precedenza al fatto che l’isola, negli ultimi anni, è stata scelta da varie imprese straniere per il sistema fiscale favorevole, ma non solo. In particolare, Malta ha investito con decisione in settori ricchi di opportunità occupazionali, quali giochi, finanza e tecnologia, includendo alcune delle migliori aziende nelle quali lavorare nel digitale.

Pertanto ecco di seguito le aree su cui puntare, se si intende trovare un lavoro stabile nell’isola di Malta:

  • ICT (esperti tecnologie dell’informazione e comunicazione);
  • ingegneristica;
  • programmatori;
  • turismo (cuochi, camerieri ecc.);
  • trasporti;
  • logistica, spedizioni e stoccaggio;
  • industria farmaceutica e strutture sanitarie (medici, infermieri ecc.);
  • settore finanziario (dipendenti di banca, manager ecc.);
  • settore dell’edilizia.

Concludendo, occorre rimarcare che lavorare all’estero, specie i primi tempi, può non essere facile per gli expat italiani che non conoscono la lingua del luogo. Ma la buona notizia è che in quest’isola la lingua inglese è molto parlata, quindi se le proprie conoscenze nelle 4 aree chiave (lettura, ascolto, scrittura ed espressione orale) sono buone, integrarsi nella comunità locale sarà più rapido e agevole.

Non bisogna dimenticare poi che Malta è un’isola visitata da milioni di turisti ogni anno. Perciò trovare lavoro presso una delle strutture alberghiere, ristoranti e bar del luogo non sarà un problema. Specialmente il lavoro nel settore turistico ben si presta ai giovanissimi che vogliono trovare un lavoro estivo e stagionale, migliorando per questa via la conoscenza della lingua inglese.

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